MONTAGNA
Alberto Maria Ghisalberti
. Con questo nome fu designato durante la rivoluzione francese, a cominciare dalla Convenzione, il gruppo politico che sedette a sinistra e, materialmente, sui seggi [...] più elevati, in contrapposizione al marais centrista.
Non vero e proprio partitopolitico organizzato e disciplinato, i montagnards - come furono detti gli appartenenti alla Montagna - numericamente minoranza nell'assemblea, non ebbero un programma ...
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ITAGAKI, Taisuke
Mario Menghini
Uomo di stato giapponese, nato nella provincia di Tosa il 4 agosto 1837, morto il 16 luglio 1919. Durante la guerra civile giapponese del 1868, fu aiutante di campo del [...] perché il suo paese adottasse il sistema rappresentativo che vigeva in Inghilterra e negli Stati Uniti, organizzando il primo partitopolitico giapponese, detto Jiyū-tō, cioè liberale. Nel 1878 fu ministro dei Lavori pubblici e nel 1880 ebbe il ...
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VEIL, Simone
Personalità politica francese, nata a Nizza il 13 luglio 1927. Deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale come ebrea, conobbe gli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz [...] 1969), indi segretario generale del Consiglio superiore della magistratura (1970-74). Non aderì ad alcun partitopolitico, ma sostenne come indipendente la politica di Giscard d'Estaing, il quale la nominò ministro della Sanità (1974-79), nella quale ...
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MUJICA CORDANO, José Alberto (detto Pepe)
Paola Salvatori
Politico uruguaiano, nato a Montevideo il 20 maggio 1935. Tra i fondatori del Movimento di liberazione nazionale dei Tupamaros, durante la dittatura [...] del sistema democratico nel Paese e svolse un ruolo chiave nella trasformazione del movimento guerrigliero dei Tupamaros in partitopolitico, il Movimento di partecipazione popolare.
Deputato dal 1995 al 2000, senatore dal 2000, fu ministro dell ...
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RUSSELL of KILLOWEN, Charles Russell
Celebre avvocato e alto magistrato inglese, nato a Newry (Down) il 10 novembre 1832, morto a Londra il 10 agosto 1900. Compiuti gli studî al Vincent's College di [...] ben presto vi acquistò grande notorietà. Dal 1880 al 1894 fece parte della Camera dei comuni e vi tenne sempre un atteggiamento liberale, pure non aderendo mai ad alcun partitopolitico. Privatamente prima e dal 1886 al 1892 come attorney general nel ...
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sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] si è variamente configurato, nelle diverse aree geografiche, sulla base delle differenti situazioni politico-economiche, ma anche in relazione ai rapporti con i partitipolitici operai.
La prima espressione teorica si definì, tra il 1850 e la fine ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] partigiane sorte dopo l'8 settembre 1943 per la lotta antitedesca su iniziativa del Partito repubblicano italiano.
Mazzini Society. - Organizzazione politica antifascista costituita negli Stati Uniti d'America dai rifugiati italiani attorno a C ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] , che coinvolge Greci e Barbari, e nella quale essi si riconoscono nelle loro caratteristiche etiche e politiche. Il tema delle guerre persiane in parte permette una conoscenza chiara, cioè rientra nella storia di cui è possibile il controllo per la ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] prezzi
Il vertiginoso aumento dei prezzi che, soprattutto a partire dalla metà del Cinquecento, colpì in primo luogo la ondata di r., che ebbero un carattere prevalentemente politico-sociale in Francia e un carattere invece soprattutto nazionale ...
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Uomo politico e pubblicista (Moretta 1892 - Parigi 1960); socialista, dirigente della FIOM (1912-13), fu tra i fondatori dell'Ordine nuovo e nel 1921 aderì al PCI. Trasferitosi in Francia (1927), membro [...] del Comitato esecutivo del Comintern (1928), avversò la linea politica di Stalin, e fu per questo espulso dal partito (1929). Nel 1936 rientrò nel PSI e si oppose alla politica di unità d'azione con il PCI, verso il quale fu negli anni successivi ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...