Giampaolo Calchi Novati
La Nigeria ha scontato a lungo una condizione pressoché cronica di instabilità e conflittualità. Negli anni Sessanta l’esistenza stessa del paese venne messa in pericolo dalla [...] del generale Sani Abacha, che segnò il punto più basso della gestione del potere da parte dei militari, Obasanjo, ormai un civile e candidato di un partitopolitico a livello nazionale, è stato eletto nel 1999 primo presidente della Terza o Quarta ...
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Antenora
Emilio Bigi
. Nome (If XXXII 88) della seconda delle zone in cui è distinto il cerchio nono dell'Inferno dantesco. In essa sono puniti coloro che hanno tradito la fede spezial (If XI 63) creata [...] dall'appartenenza alla stessa patria o allo stesso partitopolitico, come si trae dal nome stesso della zona e dalla considerazione delle colpe commesse dai peccatori che D. dice di avervi incontrato.
Il termine A. (probabilmente contrazione di ‛ ...
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oligarchia
Forma di regime politico in cui il potere è detenuto da un gruppo ristretto di persone che esercita, generalmente a proprio vantaggio, un’influenza o una supremazia di istituzioni economiche, [...] teoria elitistica è stata ripresa da R. Michels in rapporto ai partitipolitici. Michels studiò il Partito socialdemocratico tedesco e giunse alla conclusione che questo partito, nonostante tutte le sue altisonanti rivendicazioni di «democrazia», era ...
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Michels, Roberto
Alessandro Campi
Sociologo ed economista tedesco, naturalizzato italiano, nacque a Colonia nel 1876 e morì a Roma nel 1936. Formatosi dal punto di vista politico-ideologico nei ranghi [...] poi aderire al fascismo nel 1923. La sua fama, anche odierna, come studioso è legata all’opera Sociologia del partitopolitico, la cui prima edizione apparve in Italia nel 1911. Ha dedicato studi importanti al nazionalismo e alle basi psicosociali ...
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Morsy, Mohammed
Morsy, Mohammed (Mursī o Morsī, Muḥammad). – Politico egiziano (n. al Adwa 1951). Ingegnere, dopo aver perfezionato i suoi studi negli Stati Uniti, ha intrapreso la carriera accademica. [...] spontanee della rivolta e a gestire da protagonista la delicata fase di preparazione delle elezioni dando vita al partitopolitico Libertà e giustizia di cui M. diventava il candidato alle elezioni presidenziali del maggio-giugno 2012. Dopo aver ...
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abolizionismo
Nome di due movimenti sorti negli USA: il primo s’impegnò per la soppressione della schiavitù, il secondo per la cancellazione del XVIII emendamento (1917), che proibiva lo spaccio di alcolici. [...] abolizionista inoltre fu travagliato da scissioni e lotte sul problema se restare un semplice movimento o trasformarsi in partitopolitico. Tuttavia esso ebbe battaglia vinta con la guerra di Secessione e la sconfitta degli Stati schiavisti del Sud ...
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spin doctor
<... dòktë> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. e al femm. – Professionista della comunicazione che influenza l'opinione pubblica in favore di un personaggio pubblico, di un [...] partitopolitico, di un'istituzione o di un'azienda. La locuzione è in sé leggermente dispregiativa, in quanto fa riferimento all'esperto della rotazione (spin) di una palla nello sport, che può alludere a tecniche scorrette. Nel caso di un uomo ...
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Michels, Roberto
Sociologo tedesco naturalizzato italiano (Colonia 1876-Roma 1936). Prof. di economia politica a Basilea (1914-18), dal 1929 prof. a Perugia; socio corrispondente dei Lincei (1935). Sulla [...] scia degli studi di Pareto e Mosca, approfondì la sociologia del partitopolitico tra Ottocento e Novecento, prendendo particolarmente in considerazione i partiti di massa come quello socialista, cui, nonostante molteplici divergenze, aderì a lungo. ...
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Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità [...] ’esperienza del Belgio, M. cercò di riunire i cattolici in un grande partitopolitico. Eletto alla Costituente, si trovò di fatto sulle posizioni del partito reazionario. Fu tra i sostenitori di Luigi Bonaparte alla presidenza della Repubblica, votò ...
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Unione dei democratici per la repubblica
(Union des démocrates pour la république, UDR) Partitopolitico francese di centrodestra, attivo dal 1958 al 1976. Il partito fu fondato nel 1958 a sostegno [...] . Dopo il ritiro di De Gaulle (1969), gli subentrò G. Pompidou, che divenne il nuovo presidente della Repubblica. Tuttavia il partito iniziò a mostrare chiari segni di crisi, e nel 1973 vide ridursi il proprio gruppo parlamentare a 184 deputati. Alla ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...