Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] si era rivelato all’altezza dei nuovi compiti di direzione politica delle masse, rimanendo terreno di conquista per le più diverse consorterie, in parte ereditate dal precedente Stato, in parte allevate in proprio. Ma la denuncia del fallimento non ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] , 1998, pp. IX-XIII), per la circostanza che l'opera politica e normativa dello Svevo fu di tal rilievo e dai tratti così , si adoperi per la rinascita in Germania di un 'partito' staufico. Nel settembre 1211 a Norimberga un'assemblea di principi ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di illustrare le principali caratteristiche della forma di governo degli Stati Uniti d’America, soffermandosi su taluni degli aspetti meno noti, [...] disciplinato dall’articolo V della stessa Costituzione e, a partire dal noto caso Marbury v. Madison (Suprema Corte Federale esso è considerato come uno dei pilastri del sistema politico statunitense, definito dai suoi sostenitori come the Soul of ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema dell'amministrazione
Fabio Rugge
Il periodo storico e le sue scansioni
Le personalità e le figurazioni della cultura giuridico-amministrativa di cui nel seguito ci occuperemo si muovono [...] individuabili. Vi è dapprima la fase dell’unificazione, realizzata nel segno di scelte e pratiche politiche di impronta liberale; quindi, a partire dalla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento, l’emergere e il prevalere di scelte e pratiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] , in Storia dello Stato italiano: dall'Unità a oggi, 1995, p. 433), risulta «la forma politico-statuale vincente fino alla Costituzione del 1948, a partire dall'età giolittiana, ed attraverso tutto il periodo fascista» (Fioravanti 2001, p. 424).
Ora ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Usando la distinzione tra regola e regolarità ed il concetto e la pratica della opinio, si mostra: 1) che nel diritto pubblico è presente la parola prassi e che diverse [...] di fatto seguita diceva che: c) eccezionalmente gli altri soggetti politici potevano rifiutare la prima designazione e, se avevano abbastanza forza numerica, costringere il partito a cui spettava la designazione a designare un altro candidato ...
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Lorenzo Zoppoli
Abstract
Si analizza la concertazione sotto il profilo istituzionale e giuridico rilevandone, oltre alla polivalenza semantica e funzionale, gli effetti sui sistemi politici, amministrativi [...] etica pubblica.
A fatica e con grandi tormenti si affermano così anche in Italia prassi di concertazione sociale e politica soprattutto a partire dai primi anni ’80. Le tappe principali sono: 1983/1984 (protocollo Scotti e protocollo di San Valentino ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] di frattura e trasformazione che ne caratterizzarono comunque l’operato trovavano piena legittimazione nel nuovo ruolo dei principali partitipolitici. Senza tenere conto di essi, il lavoro di quell’assemblea non sembra poter risultare pienamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] primo problema è quello del governo, e prima ancora è quello della costruzione dell’indirizzo politico a partire dalla società, attraverso il ruolo attivo del partito. La raffigurazione di base del diritto pubblico non è così più data dalla nazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] sistema sociale considerato nel suo complesso, un sottosistema che sta accanto, e in parte si sovrappone, e in parte si contrappone, ad altri sottosistemi (economico, culturale, politico) e ciò che lo distingue dagli altri è appunto la funzione. Di ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...