Vedi Legge elettorale dell'anno: 2014 - 2015 - 2016 - 2017
Legge elettorale
Damiano Nocilla
Premesse alcune considerazioni generali in ordine alla natura delle leggi elettorali, si indicano le norme [...] così di violare il pluralismo partitico previsto dall’art. 49 Cost. e di impedire la formazione di nuovi partitipolitici.
Analogamente, sembrano in contrasto con la forma parlamentare di governo prevista dalla Costituzione quei sistemi che dovessero ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] Argentino (o Arsendino), dottore e lettore di leggi, politico e diplomatico, e Federico, che non pare fosse dottore I, cc. 63r-72r. Cfr. anche Alberico da Rosciate, Super prima parte Digesti Veteris (Reggio Emilia 1484), e le edd. seguenti, dove la " ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] . Nelle chiese il clero si schierò contro il papa e dalla parte del re, che parlava "del suo fisco come un imperatore d 356). La sua opera fu anche e appieno una storia politica: le disgrazie dell'imperatore svevo furono descritte come il segno ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] Carnaro, per poi reggere per breve tempo quella di Padova - andò intensificando il suo impegno politico. Eletto deputato nel 1929, entrò a far parte, dal 28 novembre di quell'anno, della commissione incaricata di esaminare i progetti di codice civile ...
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BARZI, Benedetto
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Di antica e nobile famiglia perugina, primogenito di otto fratelli, nacque, probabilmente in Perugia, nell'ultimo ventennio del sec. XIV.
Questa datazione sembra la più accettabile, [...] del Fortebracci; anzi, benché il governo di quest'ultimo su Perugia si fondasse allora, per ragioni di politica contingente, sul partito popolare, cui era invece contrario il B., come dimostra tutto il suo precedente atteggiamento, era nell'interesse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Marco Minghetti
Raffaella Gherardi
Molti illustri contemporanei di Minghetti, in Italia e in Europa, sottolineano l’eccezionalità della sua figura, capace di coniugare strettamente la sfera della politica [...] noi, tiene alto l’onore dell’ingegno e della valentìa degl’Italiani all’estero» (pp. 90-91).
Ne I partitipolitici, sulla base del principio secondo il quale «gli ordini di governo debbono conformarsi [...] alla civiltà dei popoli, [...] il regime ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi alla Costituente
Enzo Cheli
Divergenze nella storiografia e linee di una possibile ricerca
Si è molto discusso negli anni passati sul peso esercitato dalla cultura giuridica e sul ruolo svolto [...] lo stesso Ruini, nel consegnare all’Assemblea il testo della Costituzione, otteneva ampi riconoscimenti da tutte le partipolitiche e poteva rivendicare con orgoglio il ruolo difficile, ma determinante, del comitato di redazione, «apparso molte volte ...
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Sergio Lariccia
Abstract
Viene esaminato il significato del principio di laicità dello Stato, con particolare riferimento alla rilevanza che tale principio ha assunto nell’ordinamento italiano, [...] del pensiero laico, che è impossibile immaginare in un contesto politico-religioso caratterizzato dall’identità di Stati e Chiese, è marzo del 1947, con il voto determinante del partito comunista italiano, di richiamare nella costituzione i Patti ...
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Gabriele Fattori
Abstract
Il matrimonio civile italiano risale al primo codice dell’Italia postunitaria (1865) e resta a lungo una contraddizione: un’istituzione deliberatamente laica e allo stesso [...] moderna e per una rinnovata vitalità delle istituzioni politiche, i Paesi non cattolici comprendono la necessità di .03.1985, n. 121; n. 4 Prot. Add. Conc; l. n. 847/1929 nelle parti non abrogate dagli artt. 8 e 13, l. n. 121/1985; art. 82 c.c. ...
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PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] , attraverso l'elaborazione di programmi i quali, pur non escludendo contenuti politici, miravano a una più alta esemplarità (Dotti, 1992, p. 246). Prova ulteriore dell'adesione di P. al partito della regina è che, morto Barrili alla fine del 1355 ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...