Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] ‘morire’, confluendo nel mondo liberale.
A questa altezza il pericolo bolscevico in Italia e in Europa appariva sventato, e per Croce si Lettere 1926-1935, cit., p. 1023).
Questa lettera fa parte di una serie di cinque missive, inviate tra il 18 ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Alexei Kojevnikov
Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Tra le vittime della Prima guerra [...] la teoria della relatività era accusata dalla destra di far parte del complotto comunista ed ebraico e, nel 1920, fu di danneggiare la collaborazione con gli esperti borghesi. I bolscevichi aspiravano a una scienza in grado di produrre risultati ...
Leggi Tutto
NATHAN, Ernesto
Fulvio Conti
– Nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi.
Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mercante e agente [...] A questi principi, uniti alla denuncia del pericolo bolscevico e del suo «contagio» in Occidente, Roma-Bari 2002, ad ind.; G. Orsina, Anticlericalismo e democrazia. Storia del Partito radicale in Italia e a Roma, 1901-1914, Soveria Mannelli 2002, ad ...
Leggi Tutto
movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] dualismo di potere su cui avrebbe fatto leva l’insurrezione bolscevica. In Italia il movimento operaio ebbe come iniziale forma la ricostituzione del sindacato unitario (1944) promosso dai tre grandi partiti di massa DC, PCI, PSI, ma messo in crisi, ...
Leggi Tutto
GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] da usare come strumento per debellare il "pericolo bolscevico" e per ristabilire nel Paese "l'ordine e s., 119, 166, 168; L. D'Angelo, Ceti medi e ricostruzione. Il Partito democratico del lavoro (1943-1948), Milano 1981, ad ind.; C. Musso, Diplomazia ...
Leggi Tutto
ROZENSTEJN, Anja Moiseevna (Anna Kuliscioff). – Nacque a Simferopoli (penisola della Crimea) nel 1854 (ma la data è incerta)
Mariapia Bigaran
da Moisej e da Rosalia Karpacevskj, maggiore di altri due [...] un fattore che rallentava le riforme e condizionava la tattica del partito.
L’esistenza di Anna cominciò a cambiare in meglio; dopo la espresse un giudizio negativo sulla presa del potere bolscevico, individuando nel regime che si stava affermando il ...
Leggi Tutto
GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] -socialista guidata dall'anziano G. De Felice Giuffrida e di cui facevano parte, tra gli altri, E. Pantano e G. Carnazza.
In questa sua riconoscendogli il merito di aver arrestato il disordine bolscevico e di aver, in qualche circostanza, fatto ...
Leggi Tutto
MORGARI, Oddino
Paolo Mattera
, Oddino Nacque a Torino il 16 novembre 1865 da Paolo Emilio e da Clementina Lomazzi: una famiglia di artisti, di estrazione piccolo borghese.
Da giovane si avvicinò alle [...] notizie delle spinte autoritarie che prevalevano nel governo bolscevico russo, lo indussero a un crescente pessimismo, con Angelo Tasca e Giuseppe Saragat nel comitato di reggenza del partito e del giornale.
Fu l’ultimo incarico di rilievo di una ...
Leggi Tutto
TOMASI, Pietro marchese della Torretta
Gerardo Nicolosi
– Nacque a Palermo il 7 aprile 1873 da Giuseppe, principe di Lampedusa, e da Stefania Papè e Vanni, dei principi di Valdina, secondogenito di una [...] diplomatico che più dei suoi predecessori fece uno sforzo per capire il bolscevismo» (p. 180).
È noto tuttavia il suo sgomento per i (2015, p. 1097), si spiega per la necessità da parte di Benito Mussolini di liberare la sede di Londra e destinarvi ...
Leggi Tutto
LEONETTI, Alfonso
Giuseppe Sircana
Nacque ad Andria, in Terra di Bari, il 13 sett. 1895, da Savino, sarto, e da Maddalena Sansone, in una famiglia poverissima e segnata da vicissitudini e sofferenze [...] sancì la sconfitta politica di A. Bordiga, ad assumere saldamente la guida del partito.
Dopo l'attentato a B. Mussolini, compiuto il 31 ott. 1926 a internazionale dell'opposizione di sinistra (bolscevico-leninista), curando la pubblicazione del ...
Leggi Tutto
bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...
bolscevizzare
bolsceviżżare v. tr. [der. di bolscevico]. – Correntemente, rendere comunista; convincere al comunismo persone o più spesso gruppi, popolazioni. Anche, nella seconda metà nel 20° sec. (spec. nel periodo della cosiddetta «guerra...