(detto Rino). – Nacque a Milano il 13 luglio 1895 da Giovanni Battista, cocchiere, e da Luigia Zigiotti (Ziggiotti o Zergiotti): Rimasto orfano di entrambi i genitori, crebbe in una famiglia di umili origini.
Non [...] 1944-1967, b. 35) – né dal Partitocomunista modenese. Nonostante gli accertati problemi di salute dovuti ., 136 s.; I. Granata, Il fascismo e le sue basi sociali, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. La Lombardia, a cura di D. Bigazzi - ...
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MANCINI, Pietro
Paolo Mattera
Nacque a Malito (Cosenza) l'8 luglio 1876, da Giacomo e Teresa Anselmi, in una famiglia di agiati professionisti. Dopo gli studi liceali, si iscrisse all'Università di [...] appariva dunque in ripresa quando giunse la scissione di Livorno, che segnò il passaggio di Gullo al Partitocomunista d'Italia (PCd'I). Il partito socialista resse bene il colpo: alle elezioni del maggio 1921 presentò liste proprie e registrò una ...
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BRODOLINI, Giacomo
Francesco Maria Biscione
Nacque a Recanati il 19 luglio 1920. da Armando e da Doretta Federici. Conseguita nel 1939 la licenza liceale a Bologna, nel 1940 fu chiamato alle armi e, [...] CGIL, differenziando la sua posizione da quella del partitocomunista, criticava, fin dai primi giorni della rivolta di 1, Roma 1970, ad indices; S. Turone, Storia del sindacato in Italia (1943-1969), Roma-Bari 1974, ad Indicem; G. Giugni, Critica ...
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internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] nel 1943 e sostituito nel 1947, fino al 1956, dall'Ufficio di informazione (Cominform) dei partiticomunisti dell'Europa orientale e di quelli italiano e francese.
Ma l'internazionalismo ebbe pure, al termine della Prima guerra mondiale, un'altra ...
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Corrente del Partito socialista italiano guidata da G.M. Serrati (così denominata perché propugnatrice del programma massimo, cioè la rivoluzione socialista, e pertanto contrapposta alla corrente riformista), [...] (1921), ma neanche la successiva fuoriuscita dei riformisti (1922). Nel 1924 parte dei militanti della corrente (tra questi Serrati) aderì al partitocomunista, mentre il PSI si ricongiunse con i riformisti nel congresso di Parigi del 1930.
Il ...
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Organizzazione politica creata nel 1927 dagli esponenti di vari partiti italiani emigrati all’estero allo scopo di combattere il fascismo. Della C., che ebbe il suo organo, nel giornale La Libertà, non [...] fecero parte il Partito popolare italiano e quello comunista; nel 1928 si pronunciò per un regime repubblicano. Fu sciolta nel 1934, dopo la costituzione in movimento politico autonomo del gruppo di Giustizia e Libertà (➔), che dal 1931 ne era il ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] Napoli la fondazione del più importante centro di ricerca storica nell'Italia post-bellica, affidato alla direzione di F. Chabod. Questo settori, dentro e fuori del partitocomunista; e fuori del partito abbia riconosciuto l'ispirazione di Gramsci ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] cultura e dello scontro politico interno al Partitocomunista, cercando di mostrare una realtà storica complessa 2, pp. 30-36.
T. Detti, Fascismo, antifascismo e democrazia in Italia tra xx e xxi secolo, in Mappe del 900. Convegno nazionale di studi ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] marxisti estranei ai partiticomunisti, tra i quali il più influente fu il sociologo marxista Nicos Poulantzas (1970), che si avvalse espressamente della teoria delle classi di Antonio Gramsci. Per Poulantzas il fascismo in Italia e in Germania ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] una comune unità ideale. Infine, vi è stata l'opposizione a un più spedito processo di integrazione da parte di l'état-nation, éd. N. Burgi, Paris 1994.
Nazione e nazionalità in Italia. Dall'alba del secolo ai nostri giorni, a cura di G. Spadolini, ...
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comunista col Rolex
(c. con il Rolex) loc. s.le f. e m. (iron., spreg.) Chi, è e, soprattutto, mostra di essere ricco e allo stesso tempo dichiara di essere di sinistra o di essere sensibile ai problemi dei meno abbienti. ♦ [tit.] Fedez e...
partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. a. Dividere in due o più parti: Venuto...