Partitocomunista italiano (PCI)
Partitocomunista italiano
(PCI) Partito politico italiano, costituito nel 1921 e sciolto nel 1991. Fu fondato, sull’onda della Rivoluzione d’ottobre e del biennio [...] (dic. 1956) il partito rilanciò i temi della coesistenza pacifica e della molteplicità di vie al socialismo, e iniziò a prendere le distanze dall’unitarismo di stampo sovietico prevalente nel movimento comunista mondiale (Togliatti aveva parlato ...
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(ceco Česká a Slovenská Federativni) Stato federale dell’Europa centrale (127.900 km2), esistito dal 1918 al 1992, confinante con Germania, Austria, Ungheria, Ucraina e Polonia. Dal 1° gennaio 1993 si [...] Beneš affidò quindi al leader del Partitocomunista, Normal 0 14 false false false che ottenne un largo sostegno popolare. Il timore da partesovietica che tali sviluppi potessero rappresentare una minaccia per la stabilità ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
La crisi
Nei primi anni del 21° sec. si è manifestata nell'Unione Europea (UE) una forte crisi politica, alla cui base debbono essere posti anzitutto i quattro storici [...] europea, in quanto hanno annullato la minaccia sovietica sulla parte occidentale del continente, trasformato la condizione dell sua coesione e fermato il suo lungo cammino, dalla limitata Comunità del carbone e dell'acciaio del 1951 ai trattati di ...
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dittatura
Massimo L. Salvadori
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell'esercizio del potere: il termine dittatura [...]
Tra le due guerre mondiali, oltre che nell'Unione Sovietica, la dittatura mise radici in un gran numero di ultimi riunirono tutti i poteri nelle loro mani e nel partitocomunista e nazista, laddove il primo dovette subire le limitazioni derivanti ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] politico essi osservavano che le posizioni acquisite dall'Unione Sovietica in Europa orientale dopo la fine della guerra e l'aggressività ideologica di cui essa dava prova, con l'aiuto dei partiticomunisti occidentali, mal si conciliavano con il suo ...
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URSS
(Unione delle repubbliche socialiste sovietiche) Stato federale costituitosi a seguito della Rivoluzione d’ottobre, esistito dal 1922 al 1991, esteso su territori che andavano dall’Europa orientale [...] e Georgia, il numero delle repubbliche dell’Unione arrivò a 11. Fra il 1917 e il 1927 il Partito bolscevico, poi Partitocomunista dell’Unione Sovietica passò da 24.000 membri a circa 1.300.000, trasformandosi da piccolo gruppo di rivoluzionari in ...
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La fase della storia di vari paesi successiva alla caduta dei regimi comunisti che li governavano, nonché il processo di trasformazione conosciuto dai partiticomunisti dopo la fine del blocco sovietico [...] socioeconomici sono migliorati ed è stato rivalutato il periodo sovietico, i cui traguardi e le cui glorie militari sono state inglobate nel complesso della storia nazionale. Il Partitocomunista, sciolto d’autorità nel 1991 e ricostituito due anni ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] iugoslavo da parte di Stalin e del Kominform alla fine degli anni Quaranta e nei primi anni Cinquanta; ma anche, nei primi anni Sessanta del 20° sec., delle accuse formulate da Mao Zedong e dai comunisti cinesi contro i revisionisti sovietici o ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] creato un fronte di ostilità antitedesca accuratamente coltivato dai partiticomunisti e dall'Unione Sovietica. Emblematico, a questo proposito, il caso polacco, dove il regime comunista mena vanto di aver restituito al paese le frontiere esistenti ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] del muro di Berlino, la disintegrazione dell’Impero sovietico sotto i colpi del riformismo di Gorbačëv e .
61 Travagliate sono state anche le vicende degli eredi del Partitocomunista di Togliatti e Berlinguer. Nel 1991 il segretario Achille Occhetto ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...