Politico albanese (n. Tirana 1952). Studiò economia e politica all'univ. di Tirana, alla caduta della dittatura comunista venne nominato primo ministro (1991), ma dopo pochi mesi, a causa della pressione [...] nel 1998. Nuovamente primo ministro nel 2002, in occasione della sconfitta elettorale nelle consultazioni del 2005, lasciò ogni incarico di governo e la guida del suo partito. Rieletto deputato, nel 2007 si è candidato, privo del sostegno del suo ...
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Economista e uomo politico (n. Plzeň 1919 - m. 1991), direttore dell'Istituto di economia dell'Accademia cecoslovacca delle scienze dal 1963 al 1968. Comunista, membro del comitato centrale del partito [...] (1962-69), fu vicepresidente del Consiglio dei ministri dall'aprile all'agosto del 1968; in tale veste promosse una riforma del sistema economico, tendente al decentramento e allo sviluppo dell'autogestione ...
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Uomo politico (Udine 1895 - Roma 1972); socialista dal 1917, poi (1921) comunista, nel 1923 entrò nel comitato centrale del partito; nel 1924, a Mosca, rappresentò il PCI nell'esecutivo del Comintern. [...] Arrestato nel 1926 con altri dirigenti comunisti, nel 1928 fu condannato dal Tribunale speciale a venti anni di reclusione. Scarcerato (1937), fu confinato a Ponza e poi a Ventotene (1939). Dopo la liberazione (ag. 1943) fu il massimo rappresentante ...
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Poeta bulgaro (Beliš, Loveč, 1903 - Sofia 1996). Di formazione comunista, fece proprio l'assunto di una poesia impegnata al servizio della lotta di classe e dell'interesse collettivo (Kăm partijata "Al [...] partito", 1932; Puls "Polso", 1933; Văzduch ne dostigaše "L'aria non era sufficiente", 1945; Razokovana strana "Il paese liberato", 1966). Oltre alla sua produzione favolistica e satirica (Basni "Favole", 1950; 100 basni "100 favole", 1961), sono da ...
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Uomo politico ungherese (Budapest 1888 - ivi 1965); muratore, si fece strada nel movimento sindacale ed esercitò compiti di qualche importanza durante il breve regime di Béla Kun. Imprigionato per tre [...] Horthy, fu (1926-28 e 1939) segretario generale del partito socialdemocratico. Vicepresidente del Consiglio (1945), condusse il suo partito alla fusione (1948) con quello comunista nel nuovo Partito dei lavoratori, di cui divenne presidente. Dopo le ...
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Uomo politico (Sainte-Croix, Saône-et-Loire, 1905 - Nanterre 1983). Deputato comunista all'Assemblea nazionale (1936-40), fu imprigionato in Africa settentr. fino al 1943 e partecipò in seguito alla Resistenza. [...] Nuovamente deputato all'Assemblea nazionale (1945-58), poi (1961) vicesegretario del partito, nel 1964 successe a M. Thorez come segretario. In tale carica sostenne l'unione delle sinistre e tentò di mantenere una linea politica indipendente nei ...
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Uomo politico iugoslavo (Velika Gorica, Zagabria, 1912 - Zagabria 1983). Avvocato, comunista (1933), fu tra i primi organizzatori di bande partigiane in Croazia (1941) entrando in contatto con Tito, cui [...] fedelissimo. Assai legato alla regione d'origine, ne represse tuttavia duramente, assieme a Tito, le tendenze nazionalistiche (1971). Ebbe parte notevole nelle riforme liberalizzatrici dell'economia iugoslava (1964) e ricoprì cariche importanti di ...
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Politico (n. Cagliari 1956). Segretario provinciale della Federazione giovanile del PCI, ha poi aderito al Partito della rifondazione comunista. Nel 1998 è stato tra i fondatori del Partito dei comunisti [...] italiani, di cui è diventato segretario nel 2000. Deputato dal 1994 al 2008, è stato ministro di Grazia e giustizia (1998-2000) nei due governi D'Alema ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] , gravi violenze.
La sua morte, avvenuta per mano di un commando partigiano comunista, che lo attese nei pressi della Villa Montalto al Salviatino, sulle colline di Firenze dalla parte di Fiesole, nella tarda mattina del 15 apr. 1944, al suo ritorno ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] dell’Unione Sovietica, l’istituzione delle repubbliche popolari nei paesi dell’Est europeo e il consenso raccolto dai partiticomunisti in Occidente, prospettò una situazione che andava al di là degli allarmi già espressi dalla S. Sede durante ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...