Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] condotta con animo familiare al fine di celebrare la concordia della comunità e la virtù dei cittadini10. Niccolò Machiavelli compiva invece il percorso inverso e, partendo da una idea di religione affine a quella albertiana, contrapponeva religione ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] e l’allargamento dell’esperienza ed affrontare più efficacemente questioni comuni, appartenenti ad un territorio o ad un particolare settore ma di difficile accostamento da parte delle singole società38. Si trattava della rappresentanza, tutela e ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] civile e religiosa67.
La rottura dell’intesa fra i partiti antifascisti (1947) e le elezioni del 18 aprile 1948, con il successo della Democrazia cristiana sul fronte social-comunista, delinearono una nuova stagione nella vita politica, carica di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] con le autorità centrali rimane una priorità per la maggioranza dei gruppi in questione. La reazione della comunità internazionale alla gran parte dei conflitti etnici è stata quella di appoggiare l'unità statale ovunque essa fosse minacciata, a meno ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] si era mai verificata «in tutta la serie dei secoli a partire da san Pietro a noi», dato che l’Italia era e di don Rosadoni nella parrocchia della Resurrezione, a Genova con la comunità dell’Oregina, a Torino con quella del Vandalino, a Roma con ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] alla presentazione di un progetto di legge per il divorzio da parte del ministro di Grazia e Giustizia Tommaso Villa l’Opera dei approva l’aborto nel 1972, la Danimarca, primo paese non comunista, nel 1973; nel 1975 la Francia, nel 1976 la ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] chiuso di pochi», non vuole aprirsi a «persone stimate e sinceramente cattoliche» non appartenenti organicamente al partito. Il comunismo viene considerato un avversario forte. I vescovi riconoscono che la tattica è sottile, complessa ed efficace ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] un linguaggio moderato, richiamandosi allo spirito del Vangelo e al bene comune, difendevano il clero dai sospetti di negligenza nazionale e si schieravano comunque dalla parte della patria50.
I vescovi erano ora attratti nella sfera pubblica ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] e società religiosa, a cura di M. Guasco, P. Trionfini, Brescia 2001.
24 G. Alberigo, La condanna della collaborazione dei cattolici con i partiticomunisti (1949), «Concilium», 11, 1975, 7, pp. 145-158; G. Vecchio, Il conflitto tra cattolici e ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] di uomini che sono le razze e le nazioni. E la comune origine non toglie una diversa gradazione di colleganza tra gli uomini. Ne comunicazione.
La definizione data al Novecento come «secolo d’oro» delle riviste68 trova ampia conferma nella parte ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...