Pubblicista e uomo politico (Granarolo di Faenza 1889 - Parigi 1931). Cattolico di formazione democratico-cristiana (murriana), aderì al Partito popolare solo nel 1921 su posizioni di sinistra. Tra il [...] 1922 e il 1923 divenne uno dei più attivi collaboratori di don Sturzo, dirigendo tra l'altro il quotidiano Il popolo, a cui impresse un carattere nettamente antifascista. Dopo il delitto Matteotti fu tra ...
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SINDACALISMO
Bruno Ugolini
(XXXI, p. 830; App. II, II, p. 831; III, II, p. 747; IV, III, p. 333)
Il movimento sindacale italiano, nelle sue espressioni maggiormente rappresentative (CGIL, CISL e UIL), [...] di assumere una linea di mediazione) da una parte e CISL e UIL dall'altra. Lo stesso Partito comunista non lesinava le sue critiche alle scelte di dirigenti sindacali di area socialista o democratico-cristiana, accusati di vedere solo nel costo del ...
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Tangentopoli
Donatella della Porta
Tangentopoli è un termine usato in Italia dal 1992 per definire un sistema diffuso di corruzione politica. Inizialmente è stata Milano, considerata la capitale morale [...] indagini. La crescita di nuovi movimenti e partiti di protesta, dalla Lega Nord a La Rete - movimento politico sorto nel 1991, aggregatore di forze cattoliche e di sinistra, confluito nel 1999 ne I democratici di R. Prodi -, ostili all'establishment ...
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Mazzini, Giuseppe
Massimo L. Salvadori
Il maggior profeta del Risorgimento italiano
Giuseppe Mazzini fu la personalità che, più di ogni altra, lottò per l’indipendenza degli Italiani dalla dominazione [...] nuove prospettive per un’insurrezione popolare, per la repubblica democratica e il compimento dell’unità con la conquista di compimento l’unità del paese, che sarebbe stata per gran parte raggiunta nel 1866 con l’acquisizione del Veneto e nel 1870 ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Bisognava, però, porre fine ai dissensi interni animati da Murri, che puntava in modo deciso alla costituzione di un partitodemocratico-cristiano ma non nel senso voluto dal papa.
Giovanni Grosoli, ricevendo il Motu proprio, fece buon viso a cattiva ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] Pci ha avviato un percorso che ha portato, due anni dopo, alla nascita di due nuovi partiti, il Partitodemocratico della sinistra e Rifondazione comunista, mentre tramontava l’anticomunismo quale elemento fondamentale della politica italiana (molti ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] , nel nome di un umanesimo e di un personalismo vivo e fecondo sia una delle grandi opportunità che il PartitoDemocratico mette a disposizione dell’Italia e dei cittadini per superare antiche incomprensioni e moderni radicalismi»62.
Il Pd nasce ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] da Dossetti e delle pressioni di Gedda e del suo entourage per entrare pesantemente in campo in luogo del partitodemocratico-cristiano.
Non stupisce dunque che nella seduta della commissione plenaria del 23 gennaio 1946, Dossetti riservi a sé un ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] -sociali, fautori della democrazia dell’alternanza e del progetto dell’Ulivo, nel 2007 hanno contribuito alla fondazione del Partitodemocratico. Il movimento annovera al presente circa 5.500 iscritti, presenti in tutte le regioni italiane. Conta tre ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] altre gravi rappresaglie nei confronti del partito "democratico". Da questo momento il C. . Rado, Dalla Repubblica fiorentina alla Signoria medicea. Maso degli Albizi e il Partito oligarchico in Firenze dal 1382 al 1393, Firenze 1926, pp. 99 n., ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democrat
s. m. e f. e agg. inv. Chi, che fa parte del Partito democratico o lo sostiene. ◆ Un «quadro grottesco» quello disegnato dalla destra, secondo il coordinatore democrat, che snocciola tutte le cifre di un boom che «solo la propaganda...