OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] valanga di voti che ha pochi precedenti nella esperienza britannica moderna, fatta eccezione forse per la vittoria del Partitolaburista del 1945 e per la schiacciante maggioranza ottenuta da Margaret Thatcher e dai conservatori nel 1983 e nel 1987 ...
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Impiegati e funzionari
Martin Baethge
Problemi di definizione e prospettive
Come dimostra la storia dell'espressione 'colletti bianchi', la categoria impiegatizia costituisce un oggetto di studio relativamente [...] appariva meno necessaria, in quanto non esisteva un movimento operaio rivoluzionario e il suo organo politico, il PartitoLaburista, sin dall'inizio aveva seguito un orientamento riformistico (v. Hobsbawm, 1964; v. Lockwood, 1966). Gli Stati Uniti ...
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Nazionalizzazioni
Pier Angelo Toninelli
Introduzione
Nella letteratura politica ed economica degli ultimi anni il fenomeno delle nazionalizzazioni viene sottoposto a una profonda - talvolta devastante [...] , BOAC, 1939) - ma furono quelli gli anni in cui presero forma i progetti di intervento dello Stato elaborati dal Partitolaburista, che li applicherà poi al momento della sua salita al potere, nel 1945.In altri paesi, invece, che pur presentando ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] (e in particolare rispetto ai poteri delle approved societies, che assicuravano i lavoratori); 2) un partitolaburista elettoralmente forte, disciplinato sul piano parlamentare, impegnato sul piano ideale (e avvantaggiato dal clima solidaristico ...
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Vedi Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dell'anno: 2013 - 2014
Nonostante non sia più la prima potenza del mondo – come quando, almeno fino al termine della Prima guerra mondiale, deteneva [...] e il neo-liberismo. Blair ha avuto il merito di portare a compimento il processo di rinnovamento del partitolaburista, liberandolo da tutte le scorie ideologiche del passato e rendendolo di nuovo competitivo e appetibile elettoralmente; di accettare ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] il 22 aprile raggiunse in gran segreto l’Inghilterra e a Londra ebbe una serie di incontri con i dirigenti del partitolaburista e con alcuni membri del governo di R. MacDonald. Il viaggio inglese doveva rimanere segreto e difatti il massimo riserbo ...
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GIUGNI, Luigi
Silvana Sciarra
(Gino)
Nacque a Genova il 1° agosto 1927, figlio unico di Mario, commerciante, e di Pierina Piazzalunga.
Sposato con Laura Sanlorenzo nel 1956, ebbe due figli.
Gli studi
Sfollato [...] nell’area socialista fu sempre segnata da accenti critici, tanto da fargli rimpiangere l’assenza in Italia di un partitolaburista, che meglio avrebbe rappresentato i suoi orientamenti e le sue aspirazioni. Per questa insofferenza verso gli apparati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della seconda Internazionale, accresce le già forti divisioni interne al movimento [...] Trenta” (Rapone).
In Gran Bretagna, ispirato alle idee di Beveridge e Keynes e anche di Schumpeter e Galbraith, il PartitoLaburista che ottiene il governo nel 1945 applica in modo assai ampio la politica del welfare state, orientata a garantire e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da una dimensione utopica e insurrezionale l’ideologia comunista nel XX secolo si trasforma, [...] del secondo dopoguerra consacrerà la divisione dell’Europa, e di gran parte del mondo, in due enormi zone d’influenza, sotto l’egemonia 1945 dall’avvento al governo in Gran Bretagna del PartitoLaburista di Clement Attlee (1883-1967), con l’ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le condizioni che consentono la progressiva indipendenza di tutte le colonie europee [...] tempo, alla vigilia della seconda guerra mondiale, la trasformazione delle colonie in dominion viene sostenuta esclusivamente dal PartitoLaburista, limitando peraltro l’iniziativa alle colonie dell’India e di Ceylon. Dopo la guerra, l’intero corpo ...
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laburismo
(non com. laborismo) s. m. [dall’ingl. labourism, der. di labour «lavoro»]. – Movimento politico inglese di ispirazione socialista non marxista, sorto negli ultimi tre decennî del sec. 19° per immettere nella vita politica le rappresentanze...
laburista
(non com. laborista) s. m. e f. e agg. [dall’ingl. labourist] (pl. m. -i). – Aderente al laburismo, fautore o seguace del laburismo. Come agg.: movimento l.; partito laburista.