RISORGIMENTO
Giuseppe Talamo
(XXIX, p. 434; App. III, II, p. 622)
Gli studi sul R. hanno ricevuto un innegabile impulso dalle celebrazioni centenarie dell'unificazione politica italiana, che diedero [...] (nuova ed. Bologna 1990); R. Romanelli, L'Italia liberale (1861-1990), Bologna 1979 (nuova ed. ivi 1990); partito popolare, Bologna 1969; Z. Ciuffoletti, Storia del PSI. i: Le origini e l'età giolittiana, Roma-Bari 1992.
Sulle vicende costituzionali ...
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(XV, p. 292; App. I, p. 595; II, I, p. 939; III, I, p. 613; IV, I, p. 795)
Estese su una superficie di 300.000 km2, le F. sono formate da un numero altissimo di isole, circa 7100, di cui abitate solo 880. [...] delle risorse minerarie, ma non altrettanto la produzione. A parte il carbone di Cebu (1.336.000 t nel legge marziale, su una modifica costituzionale diretta ad abrogare l'Assemblea Ng Bayan) o Laban, di tendenza liberale, al cui leader, il senatore ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] ‛non costituzionali', quasi che taluni Stati soltanto abbiano ‛una costituzione', a differenza di altri che, viceversa, ne sarebbero sprovvisti.
È fin troppo noto che la rivoluzione liberale borghese, tra la fine del sec. XVIII e la prima parte del ...
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ROCCO, Alfredo
Alessandra Tarquini
– Nacque a Napoli il 9 settembre 1875 da Alberto, ingegnere funzionario del ministero dei Lavori pubblici, e da Maria Berlingieri. Trascorse la giovinezza in diverse [...] prese parte al dibattito che agitava il liberalismo italiano auspicando una rapida trasformazione del Partitoliberale in Napoli 1965, pp. 118-124; L. Paladin, Fascismo (diritto costituzionale), in Enciclopedia del diritto, XVI, Milano 1966, pp. 894 ...
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Austria, storia della
Francesco Tuccari
La sede del potere imperiale degli Asburgo
Per molti secoli, in età romana e medievale, i territori che formano l'odierna Austria non costituirono un'unità statale [...] . Refrattaria a qualsiasi riforma in senso liberale e costituzionale, essa si oppose a ogni prospettiva e ogni residua egemonia sul mondo germanico, modificando almeno in parte il suo atteggiamento nei confronti delle altre nazionalità dell'impero: ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] un rapido passaggio dal regime regio a quello dei partiticostituzionali. Si trovò in netto contrasto su questo punto con la sua opposizione a vari livelli. Nell'ambito del partitoliberale, egli sottolineò la necessità sempre più impellente, con l ...
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Le professioni tecniche, giuridiche ed economiche
Alessandra Cantagalli
Maria Malatesta
Uno sviluppo diseguale
Una delle caratteristiche di lungo periodo delle professioni liberali italiane è la frammentarietà. [...] professionali. E mentre proseguivano le pronunce sul tema da parte della Corte costituzionale, interveniva il d. legisl. 2 febbr. 2006 nr Partito socialista italiano (PSI), Partito socialista democratico italiano (PSDI) e Partitoliberale italiano ...
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La corruzione tra politica e mercato
Alberto Vannucci
La questione della persistenza di sacche di corruzione sistemica, sconosciute ad altri Paesi liberaldemocratici con equivalenti livelli di sviluppo, [...] forze politiche presenti in Parlamento, a eccezione del Partitoliberale italiano (PLI).
Il finanziamento pubblico giunse in delle democrazie occidentali. Si pensi alla riforma costituzionale delle regole per la concessione dell’autorizzazione a ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] , tra un sistema e l'altro. Ma la dimensione costituzionale del problema non lo esaurisce interamente. Si può anzitutto constatare di transizione. Per esempio, a partire dal 1977 il Partitoliberale, associato alla socialdemocrazia a Bonn, cominciava ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] politico giolittiano mirante all'ampliamento del consenso popolare al regime monarchico liberale, attraverso l'inserimento del partito socialista nell'ambito costituzionale. Un altro fondamentale punto di riferimento del disegno politico giolittiano ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...
dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...