Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] pace, di riforme e di consolidamento costituzionale. Ma parte del suo stesso partito finì per reclamare un maggiore intervento nelle il prevalere del partitoliberale, al potere dal 1846 dopo la disgregazione del partito conservatore, determinata dal ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] ribadita la posizione neutrale del paese.
La riforma costituzionale del 1915 sancì la piena affermazione del sistema blu" delle destre guidato dall'ex premier, e leader del partitoliberale Venstre, L. Løkke Rasmussen, che ha ottenuto il 51,5 ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] elettorale del 1949. Il governo di coalizione fra Partitoliberale e Partito nazionale agrario, presieduto da R.G. Menzies, da Albanese di concedere agli aborigeni il riconoscimento costituzionale e maggiori diritti civili.
I fattori che più ...
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Stato federale dell’America Meridionale, confinante a E con la Guyana, a S con il Brasile e a O con la Colombia; a N si affaccia sul Mar Caribico e in piccola parte sull’Oceano Atlantico, a E dell’isola [...] al 1847.
L’iniziale predominio del Partito conservatore fu seguito dall’ascesa del Partitoliberale, federalista, espressione dei piccoli e hanno confermato la loro lealtà totale al governo costituzionale; nel gennaio 2020 Guaidó è stato comunque ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] formò una giunta di cui facevano parte esponenti della DC, del Partitoliberale (PLI) e del Fronte dell' Roma come potenza dominatrice, senza però che essa superi le forme costituzionali della città-stato: è il cosiddetto periodo quiritario, di cui ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] 4 marzo, con cui si definiva una forma di monarchia costituzionale di impianto bicamerale. Gli esiti disastrosi della prima guerra , DC; Partito repubblicano italiano, PRI; Partito socialista democratico italiano, PSDI; Partitoliberale italiano, PLI ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] -sociale J.-L. Dehaene riuscì a completare la riforma costituzionale trasformando il Belgio in uno Stato federale (1993). La esecutivo, diede vita a un governo di coalizione fra i due partitiliberali, i due socialisti e i due ecologisti, che per la ...
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Stato dell’Africa orientale, posto immediatamente a sud dell’Equatore e compreso fra l’Uganda a N, la Tanzania a E, il Burundi a S e la Repubblica Democratica del Congo a O.
Il territorio del R. è compreso [...] seguito dalle due formazioni minori alleate, il Partito socialdemocratico e il Partitoliberale, che hanno ottenuto rispettivamente oltre il una riforma finalizzata ad abolire il limite costituzionale che non gli avrebbe permesso la ricandidatura ...
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Stato insulare dell’Oceania nel Pacifico sud-occidentale costituito di 320 isole, di cui un centinaio abitate, e di oltre 500 isolotti; è situato fra 16° e 20° lat. S (con l’eccezione della più settentrionale [...] della comunità figiana fu attenuato da una riforma costituzionale nel 1990, che previde una rappresentanza multietnica. del partito di Bainimarama, il Fiji First, contro il 28% dei consensi aggiudicatosi dal Partitoliberale socialdemocratico ...
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Uomo politico belga (San Quintino 1800 - Bruxelles 1885). Avvocato, dal 1824 diresse il giornale Mathieu Laensbergh (dal 1829 La Politique), che si batteva per l'indipendenza belga dal dominio olandese. [...] monarchia costituzionale, sostenuta dalla maggioranza dei membri del governo provvisorio. Ministro dell'Interno (1832-34) e dei Lavori Pubblici (1840-41) nei governi di coalizione cattolico-liberale, assunse, con la vittoria del partitoliberale, per ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...
dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...