Storico italiano (Giarre 1924 - Roma 1987). Docente alle univ. di Messina e Roma e socio dei Lincei (1986), è stato esponente del partito repubblicano italiano ed europarlamentare. Al centro dei suoi interessi [...] del Giornale diretto da I. Montanelli e dal 1984 parlamentare europeo eletto nelle liste federaliste del Partito repubblicano e del Partitoliberale. Da segnalare infine le raccolte postume Scritti politici 1953-1987 (1991) e Scritti storici 1951 ...
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Economista e statistico (Chieti 1879 - Il Cairo 1946), prof. di statistica nelle univ. di Parma e Pisa e di economia in quelle di Macerata, Bologna e Roma; privato nel 1928 della cattedra per critiche [...] e fu tra gli esperti economici della Società delle Nazioni. Instancabile sostenitore delle idee liberali (fece anche parte della direzione del Partitoliberale italiano), dopo aver partecipato nel 1922-24 alla formulazione delle leggi finanziarie, si ...
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Economista e uomo politico svedese (Gråmanstorp, Kristianstad, 1899 - Vålådalen, Jåmtland, 1979), prof. nelle univ. di Copenaghen (1924-29) e di Stoccolma (1929-65), membro del parlamento svedese (1938-70), [...] capo del partitoliberale (1944-67); socio straniero dei Lincei (1952). Nell'ambito dell'economia internazionale il suo nome è legato al principio di Heckscher-O., secondo il quale un paese ha un vantaggio comparato nel commercio estero per quei beni ...
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Uomo politico italiano (Londra 1904 - Roma 1991), figlio di Olindo. Esperto di economia e finanza, dirigente bancario in Italia e all'estero fra il 1931 e il 1947, consulente economico e finanziario del [...] -52), è stato più volte delegato italiano all'OECE. Deputato per il Partitoliberale dal 1953 al 1979, quindi senatore, è stato segretario generale del partito (1954-72), divenendone poi presidente nel 1972 e presidente onorario nel 1976. Presidente ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partitoliberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] sul bilancio; appoggiato dagli Irlandesi, G. tornò al potere (26 genn. 1886), ma per la scissione del partitoliberale in seguito alla presentazione da parte di G. di un progetto di Home rule a favore dell'Irlanda (7 luglio), il suo gabinetto cadde ...
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Generale e uomo politico (León, Cadice, 1810 - Madrid 1885); sostenitore di B. Espartero, deputato alle Cortes, ministro della Guerra (1843), senatore (1845), nel 1854 prese parte alla rivoluzione capeggiata [...] . Capitano generale di Cuba (1859-62), duca della Torre (1862), alla morte di O'Donnell divenne (1867) capo del partitoliberale e fu con J. Prim l'anima della rivoluzione antidinastica che detronizzò Isabella II (1868). Nominato capo del potere ...
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Uomo politico spagnolo (Astorga 1859 - San Sebastiano 1938). Deputato liberale dal 1888, più volte ministro dopo l'avvento del suo partito al governo (1897), fu tra coloro che maggiormente contribuirono [...] religiosa con la Santa Sede e la conclusione del trattato ispano-marocchino con el-Mokri. Avvenuta la scissione del Partitoliberale (1913), si schierò all'opposizione contro il gabinetto Romanones e, durante la prima guerra mondiale, si batté per la ...
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Uomo politico inglese (Londra 1847 - Epsom 1929); liberale, fu, durante il governo Gladstone, ministro degli Interni (1885) e ministro degli Esteri (1886 e 1892-94). In tale carica fu un acceso sostenitore [...] fu incapace di tenere compatta la maggioranza e si dimise nel 1895, staccandosi in seguito sempre più dalle posizioni del partitoliberale a causa del suo entusiastico sostegno alla guerra contro i Boeri e del suo voto contrario (1905) alla Home Rule ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partitoliberale repubblicano (1872), rimase soccombente anche per l'impopolarità che gli procurò l'appoggio del ...
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Statista britannico (Kelvinside House, Scozia, 1836 - Londra 1908); deputato liberale (1868), al seguito del Gladstone fu segretario in capo per l'Irlanda (1884-1885); sostenne l'autonomia irlandese anche [...] Gladstone (1886) e in quello di lord Rosebery (1892-95). Capo del partitoliberale nel 1898, criticò, in contrasto con la tendenza imperialistica nel suo stesso partito, i metodi usati contro i Boeri. Fautore del libero scambio, provocò la sconfitta ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...