Uomo politico ungherese (Geszt, Bihor, 1830 - Budapest 1902), capo dell'opposizione moderata al parlamento (1865), capo del centrosinistra, partito che (1875) si fuse con il partito governativo di F. Deák, [...] assumendo il nome di Partitoliberale, di cui T. divenne il leader. Presidente del Consiglio (1875-90), temporaneamente anche ministro delle Finanze, migliorò le condizioni economiche del paese, consolidò il dualismo normalizzando le relazioni con l' ...
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Uomo di stato filippino (Ilocos Sur 1890 - Manila 1956); avvocato, deputato (1919), senatore (1925), dopo il raggiungimento dell'autogoverno (1934) fu segretario di stato all'Interno e alle Finanze. Dal [...] 1946 vicepresidente della Repubblica e ministro degli Esteri, divenne presidente della Repubblica alla morte di M. Roxas (1948); leader del partitoliberale, venne eletto alla presidenza della Repubblica nel 1949 e conservò la carica fino al 1953. ...
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Governo di 6 uomini o di 6 partiti.
In Italia il termine fu applicato ai 6 partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (Democrazia cristiana, Democrazia del lavoro, Partito comunista, Partito socialista, [...] Partito d’azione, Partitoliberale) e ai ministeri (Bonomi, Parri, De Gasperi) che ne furono l’emanazione (1944-46). Propriamente non fu e. il secondo gabinetto Bonomi (1944-45), senza Partito socialista e Partito d’azione. ...
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Uomo politico colombiano (Bogotá 1906 - ivi 1990), segretario del Partitoliberale (1930-33), deputato (1931-34), presidente della Camera, segretario generale della presidenza della Repubblica (1934-36), [...] ministro degli Interni (1936-38 e 1944-45), ambasciatore a Washington (1943), ministro degli Esteri (1945). Presidente della Repubblica (1945-46), segretario generale dell'OAS (1947-54), fu nuovamente ...
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Uomo politico australiano (Melbourne 1930 - ivi 2015). Nel 1955 entrò a far parte del parlamento nelle file del Partitoliberale. Ministro dell'Esercito (1966-68), dell'Istruzione (1968-69 e 1971-72) e [...] della Difesa (1969-71), è stato leader del suo partito e primo ministro nel periodo 1975-83. Sconfitto nelle elezioni del 1983, lasciò la guida del partito. ...
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Uomo politico egiziano (1877 - 1941). Dapprima compagno di Zaghlūl Pascià, nel 1922 si staccò dal Wafd e fondò il Partitoliberale costituzionale con ῾Adlī Yeghen e Tharwat Pascià. Presidente del Consiglio [...] nel 1928, sciolse la Camera, sospese la Costituzione e governò dittatorialmente per un anno. Fu di nuovo a capo del governo nel 1937-39 ...
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Giornalista italiano (Aquila 1893 - Roma 1979). Già collaboratore dell'Idea nazionale, del Giornale d'Italia, ecc., è stato dal 1945 redattore politico del Tempo di Roma. Senatore per il PartitoLiberale [...] nel 1963-1972. Tra le sue pubblicazioni: La fine del regno (1951); La rivoluzione moderna si chiama America (1956); Il Mediterraneo si chiude (1967) ...
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Uomo politico inglese (Liverpool 1870 - Londra 1963); deputato liberale (1902), ricoprì varie cariche nel gabinetto Asquith (1909); poi fu ministro degli Interni (1916), e alto commissario per la Palestina [...] (1920-25). Leader del partitoliberale (1931-35), ministro degli Interni (1931-32), leader liberale alla camera dei Lord (1944-55). ...
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Poeta e drammaturgo messicano (Guadalajara 1809 - Ojocaliente 1845), combatté nel partitoliberale federalista in Spagna; esiliato, si rifugiò nel Messico. Ivi fece rappresentare una sua commedia, A ninguna [...] de las tres, e varî drammi di tono schiettamente romantico, El torneo, Ana Bolena, Hernán o la vuelta del Cruzado ...
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Industriale, uomo politico ed economista austriaco (Vienna 1837 - ivi 1906), esponente del partitoliberale e sostenitore di riforme liberiste, oltre che dell'imposta progressiva sul reddito. In collaborazione [...] con R. Lieben scrisse anche un'importante opera di economia matematica (Die Untersuchungen über die Theorie des Preises, 1889) ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...