Uomo politico tedesco (Reideburg, Halle, 1927 - Wachtberg-Pech 2016). Avvocato, membro del partito liberaldemocratico tedesco-orientale, si rifugiò nel 1952 nella Repubblica Federale di Germania dove entrò [...] a far parte del partitoliberale. Deputato al Bundestag dal 1965, come ministro degli Interni (1969-74) ha dovuto affrontare il problema del terrorismo. È stato presidente del partito dal 1974 al 1985. Ministro degli Esteri dal 1974 e confermato in ...
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Scrittore e uomo politico danese (Copenaghen 1847 - ivi 1931), fratello di Georg. Fu critico teatrale dello Illustreret tidende (1871-73), di altri giornali e soprattutto del radicale Politiken (1884-1904), [...] drammatica danese", 1880; Holberg og hans scene "Holberg e la sua scena"). Dal 1880 fu membro del Parlamento per il Partitoliberale dei contadini, dal 1905 al 1927 per la Sinistra radicale; fu anche ministro delle Finanze (1909-10, 1913-20). Scrisse ...
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Uomo politico e scrittore belga (Marcinelle, Hainaut, 1864 - Bruxelles 1936). Membro del Partitoliberale progressista, poi di quello operaio (socialista), deputato socialista dal 1894, partecipò alle [...] lotte in favore del moto vallone e durante la prima guerra mondiale fu uno dei più attivi difensori delle sorti del suo paese. Dopo la pace, fu ministro delle Scienze e delle Arti (1919-21), delegato alla ...
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Uomo politico belga (n. Dendermonde 1953). Compiuta una rapida carriera nelle file del Partitoliberale fiammingo, nel 1985 fu nominato vice primo ministro e ministro delle Finanze. Nel 1992 fondò un nuovo [...] partito, Vlaamse liberalen en democraten («Liberali e democratici fiamminghi»). Nel 1999 fu nominato primo ministro di un esecutivo formato da liberali, socialisti e ambientalisti. Riconfermato nel 2003, fu invece sconfitto nelle consultazioni del ...
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Diplomatico e uomo politico (Toronto 1897 - Ottawa 1972). Ambasciatore a Washington nel 1944-46, quindi sottosegretario di Stato, dal 1948 al giugno 1957 fu ministro degli Esteri nel gabinetto liberale [...] tenne la presidenza dell'Assemblea delle N. U. Nel 1957 gli fu conferito il premio Nobel per la pace. Leader del partitoliberale e capo dell'opposizione dal 1958 al 1963, fu quindi, in seguito alla vittoria nelle elezioni del 1963, primo ministro di ...
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Uomo politico venezolano (n. Caracas 1801 - m. 1884). Fondatore del partitoliberale, direttore (1844) del giornale El Venezolano, fu avversario del dittatore J. A. Páez e poi di J. T. Monagas, con il [...] . Presto ritornato tuttavia in patria, vicepresidente nel 1849, il G. fu per molti anni il capo del movimento liberale e federalista. Fu un notevole oratore e scrittore; importanti soprattutto i Datos históricos suramericanos (4 voll., 1878-82 ...
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Uomo politico (Parigi 1766 - ivi 1832); di idee liberali, accettò la rivoluzione del 1789, nel 1792 fu a Londra come titolare della missione diplomatica francese (di fatto, in mano al Talleyrand) e nel [...] (1809), consigliere di stato (1810). Eletto deputato nel 1816, sedette alla estrema sinistra e partecipò fino al 1829 a tutte le battaglie del partitoliberale francese. In particolare, difese la libertà di stampa dopo l'assassinio del duca di Berry. ...
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Ingraham, Hubert Alexander. – Uomo politico bahamense (n. Pine Ridge, Grand Bahama, 1947). Formatosi in giurisprudenza, iniziò la propria carriera politica nel 1975, quando venne eletto nel consiglio nazionale [...] generale del Partitoliberale (PLP). Nel 1990 aderì al partito di opposizione Movimento libero nazionale (FNM), di cui divenne leader. Dal 1992 al 2002 ha ricoperto la carica di primo ministro, che ha conservato fino al 2002. In seguito alle elezioni ...
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Storico e uomo politico messicano (El Parral, Chihuahua, 1804 - Bonn 1871). Avvocato, membro del partitoliberale moderato, fu deputato, senatore e ministro degli Affari esteri (1846-47 e 1851-52). Esiliato [...] López de Santa Anna, ritornò in patria nel 1856, e dal 1864 al 1866 fu ministro degli Affari esteri e presidente del Consiglio dell'impero di Massimiliano dopo la cui caduta fu ancora esiliato. Organizzatore ...
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Filologo e uomo politico danese (Svaneke, isola di Bornholm, 1804 - Copenaghen 1886), prof. nell'univ. di Copenaghen, ministro dell'Istruzione (1848-51), presidente della Camera e capo del Partitoliberale [...] nazionale (1856-63). Socio straniero dei Lincei (1877). Diede le edizioni critiche del De finibus di Cicerone (1839), di Livio (1861-66, in collab. con J. L. Ussing), e compose le divulgatissime grammatica ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...