Filologo e uomo politico danese (Svaneke, isola di Bornholm, 1804 - Copenaghen 1886), prof. nell'univ. di Copenaghen, ministro dell'Istruzione (1848-51), presidente della Camera e capo del Partitoliberale [...] nazionale (1856-63). Socio straniero dei Lincei (1877). Diede le edizioni critiche del De finibus di Cicerone (1839), di Livio (1861-66, in collab. con J. L. Ussing), e compose le divulgatissime grammatica ...
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Brega, Gheorghe. – Uomo politico moldavo (n. Drepcăuți 1951). Laureatosi in Medicina presso l’Univeristà Nicolae Testemiţanu di Chişinău nel 1974, è entrato in Parlamento nel 2009 nelle file del Partito [...] violente proteste di piazza per un sostanziale rinnovamento della classe dirigente, è stato nominato primo ministro ad interim, primo esponente liberale a ricoprire tale carica, che ha ricoperto fino al gennaio 2016, quando gli è subentrato F. Pavel. ...
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Uomo politico belga (Liegi 1812 - Bruxelles 1896). Leader del partitoliberale, deputato nel 1847 e ministro delle Finanze nel 1848-52, lottò tenacemente contro il partito cattolico e i radical-socialisti. [...] degli Esteri) e, avendo la seconda volta istituito la scuola laica, fu costretto a rompere i rapporti diplomatici con la S. Sede (1882). Dopo la vittoria elettorale dei cattolici nel 1884, guidò per un decennio l'opposizione parlamentare liberale. ...
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Letterato e uomo politico bulgaro (Tărnovo 1827 - Sofia 1895). Insegnante, fu tra le figure più eminenti nella lotta per l'indipendenza nazionale; dopo la liberazione dal dominio ottomano (1878) fu uno [...] dei capi del partitoliberale, ministro della Pubblica Istruzione e degli Interni. Svolse un'intensa attività di filologo, folclorista (raccolse oltre 17.000 proverbî), traduttore; diresse riviste letterarie, satiriche, giornali politici. Oltre a ...
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Uomo politico e scrittore colombiano (Zipaquirá, Cundinamarca, 1830 - Parigi 1900); liberale, fu ministro degli Esteri (1866), membro dell'Assemblea di Cundinamarca (1868), senatore, ministro plenipotenziario [...] l'altro, permise al paese di risolvere favorevolmente la questione dei confini con il Venezuela. Diresse in seguito il Partitoliberale; esiliato (1893), morì a Parigi. Lasciò varie opere, tra le quali il dramma storico El castillo de Berkeley (1856 ...
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Uomo politico tedesco (Mannheim 1806 - Karlsruhe 1868). Costretto, per la sua attività politica, a emigrare in Svizzera, fu in contatto con Mazzini. Rientrato in Germania nel 1840, fu tra i capi del partito [...] liberale del Baden. Deputato all'assemblea di Francoforte, fu fautore della politica prussiana. Costretto a lasciare il Baden dopo il 1849, risiedette a Gotha e a Lipsia. Ritornato nel Baden (1862), vi fu ministro del Commercio (1864-66) e quindi ...
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Aquino, Benigno III. – Uomo politico filippino (Manila 1960 - ivi 2021). Noto anche come Noynoy, era figlio dell’ex presidente filippina Corazón Aquino e del leader liberale Benigno Aquino, che fu assassinato [...] di Ferdinand Marcos, mentre rientrava dall’esilio negli Stati Uniti. Parlamentare e membro del Partitoliberale dal 1998, è stato vice presidente del partito. Nel maggio 2010 è stato eletto quindicesimo presidente delle Filippine, carica che ha ...
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Uomo politico russo (Mosca 1862 - Parigi 1936). Dopo aver combattuto accanto ai Boeri nel 1900, in Macedonia durante l'insurrezione del 1903 e infine in Estremo Oriente, durante la guerra russo-giapponese, [...] dove fu fatto prigioniero, entrò in politica (1905) quale esponente del partitoliberale detto degli "ottobristi". Presidente della Duma (1910-12), poi ministro della Guerra nel gabinetto L´vov (1917), dopo la rivoluzione bolscevica combatté contro i ...
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Statista romeno (Florica 1864 - Bucarest 1927), figlio primogenito di Ion. Successo al padre nella direzione del Partitoliberale, fu più volte presidente del Consiglio (1909-11, 1914-18, 1919, 1922-26, [...] 1927). Attraverso la partecipazione della Romania al conflitto mondiale a fianco dell'Intesa (dal 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande stato romeno comprendente anche i territorî ex asburgici di Transilvania, Banato e ...
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Sociologo e uomo politico ungherese (Vienna 1846 - Budapest 1901), figlio di Ferenc. Studiò a Londra e a Torino, insegnò diritto a Budapest (1875-94); rappresentò in parlamento il partitoliberale (1871-1901). [...] Seguace, sulle orme di Comte e Spencer, dell'evoluzionismo nella interpretazione dei fenomeni sociali, diede l'avvio in Ungheria allo studio dei problemi sociali, costituendo (1900) la Società di sociologia. ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...