Sergio Lariccia
Abstract
Viene esaminato il significato del principio di laicità dello Stato, con particolare riferimento alla rilevanza che tale principio ha assunto nell’ordinamento italiano, [...] marzo del 1947, con il voto determinante del partito comunista italiano, di richiamare nella costituzione i Patti , in Arch. giur., 1967, 61 ss.; Id., Stato laico e Stato liberale. Un’ipotesi interpretativa, in Dir. eccl., 1977, I, 599 ss.; Id ...
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Gabriele Fattori
Abstract
Il matrimonio civile italiano risale al primo codice dell’Italia postunitaria (1865) e resta a lungo una contraddizione: un’istituzione deliberatamente laica e allo stesso [...] n. 2215 e vigente dal 1866. Conformemente all’indirizzo liberale separatista del tempo e sulla scia dell’esperienza francese, , n. 121; n. 4 Prot. Add. Conc; l. n. 847/1929 nelle parti non abrogate dagli artt. 8 e 13, l. n. 121/1985; art. 82 c ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] vigore un codice penale approntato da lui, anche se a partire da una traccia preesistente.
Si trattava di un codice all' L. Fioravanti, Un codice penale tra Restaurazione e suggestioni liberali. Il Regolamento Gregoriano del 1832, in Materiali per ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] dopo il proclama dell'8 febbraio buona parte della responsabilità per le agitazioni del torbido febbraio), aumentò con crescendo impressionante fino a culminare nella cosiddetta congiura dei liberali perpetrata nella solennità del 27 febbraio, quando ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] successivo, gli venne liquidata la pensione. Risulta iscritto al Partito nazionale fascista dal 31 luglio 1933.
Il 7 giugno 1922 inserì in un ambiente ebraico diverso da quello più "liberale" del Piemonte: la moglie Gabriella era figlia di Celina ...
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CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] sociali e la loro rilevanza politica esigevano altre e diverse risposte, che né la vecchia leadership del partito socialista, né la tradizionale classe dirigente liberale potevano dare, ancorate com'erano a una logica e a una prassi in ultima analisi ...
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Giuristi, tecnici, cittadini e innovazioni costituzionali
Angelo Antonio Cervati
Tra le involontarie opportunità aperte dal dibattito sulle riforme istituzionali vi è la possibilità di riflettere sui [...] il convincimento espresso unanimemente dai classici del pensiero liberale, secondo cui quando un’assemblea intenda procedere potrebbero anche nutrire dei dubbi sul sistema di nomina da parte delle Regioni dei membri del nuovo Senato, così come sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] quei giuristi che si inserivano nella tradizione del pensiero liberale e cattolico (autori che lo stesso Ferri radunò in un primo momento nel novero dei criminali nati e poi in parte riabilitati (Frigessi 2003) e considerati come delinquenti mossi da ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] genn., pp. 20-22; 27 genn., pp. 27-29, rifluito in parte anche sul Giornale degli economisti, LVII [1918], col diverso titolo de Il motivo di Napoli ai primi albori del Risorg., in La Rivol. liberale, IV [1925], p. 120, per arrivare a Le manifatture ...
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Rappresentanza politica nazionale e europea
Amedeo Barletta
Il contributo affronta il tema della rappresentanza politica alla luce delle profonde trasformazioni che hanno interessato il funzionamento [...] appartiene alla nazione intera. Il Parlamento nelle democrazie liberali è il luogo dedicato alla sintesi ed all
5 Strozzi, G. e Mastroianni, R., Diritto dell’Unione Europea. Parte istituzionale, Torino, 2016.
6 Guizzi, V., Manuale di diritto e ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...