PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] e democratico del Risorgimento italiano e fino al 1895 fu iscritto all’Associazione politica nazionale, una filiazione del partitoliberale; per questo fu schedato dalla polizia austriaca come irredentista. Già nel corso del 1893-94, gli anni in ...
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DORIA, Costantino
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 16 ott. 1862 da cospicua famiglia d'origine veneta, trapiantatasi nel sec. XVIII in Istria e poi a Trieste, figlio di Matteo e di Anna Papadopulo. [...] della Società delle regate, diventò stretto collaboratore di F. Venezian ed entrò a far parte della direzione del Partitoliberale nazionale, contribuendo in modo decisivo alla sua schiacciante affermazione nelle elezioni per il Consiglio comunale ...
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BELLELLI, Gennaro
Gian Paolo Nitti
Nato a Napoli il 18 sett. 1812 da antica e agiata famiglia baronale, s'impiegò giovanissimo nell'anuninistrazione borbonica. Risulta noto alla polizia per aver prestato, [...] Rosaroll, processato ed assolto.
Tra i primi insorti nei moti del 1848, il B. militò nell'ala sinistra del partitoliberale. Eletto nell'aprile 1848 deputato di Salerno al Parlamento napoletano, svolse opera di collegamento tra il gruppo dei deputati ...
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centrosinistra
Formula di governo basata sull’alleanza tra partiti di centro e della sinistra, di solito di impostazione progressista, a egemonia socialdemocratica, laburista o liberal-democratica.
Stagione [...] iniziò ad andare in crisi. Governi di centrodestra, come quello diretto da G. Andreotti con la partecipazione del Partitoliberale, cominciarono ad alternarsi a monocolori DC e a nuovi governi di centrosinistra. Forti tensioni politiche e spaccature ...
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partiti conservatori
Organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° sec. e tuttora presenti in molti Paesi. Si chiamano conservatori i partiti che, di contro alle [...] sostenitrici della conservazione sociale; nel primo cinquantennio repubblicano, tale funzione fu svolta principalmente dal Partitoliberale (PLI), sebbene tendenze conservatrici trovassero espressione anche nella Democrazia cristiana o in forze ...
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Jiminto
Abbreviazione di Jiyu minshuto, è il Partito liberaldemocratico (PLD) del Giappone. Nacque il 15 novembre 1955 dall’unione di due partiti di orientamento conservatore, il Partitoliberale (Jiyuto), [...] e dall’11 gen. 1996 al 30 luglio 1998. In politica estera il partito si adoperò a far entrare il Giappone nelle Nazioni Unite nel 1956 e a per creare il 25 giugno 1976 il Nuovo club liberale (Shinjiyu kurabu), che tuttavia rientrò nel PLD il ...
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Seiyukai
Partito politico giapponese (il cui nome completo è Rikken Seiyukai «Associazione degli amici del governo costituzionale»), il maggiore della prima metà del Novecento e quello che per primo [...] 1900 da H. Ito, vi entrò gran parte dei membri del maggior partito della Dieta, il Kenseito (Partito costituzionale), nato nel 1898 dalla fusione dello Shinpoto (Partito progressista) e del Jiyuto (Partitoliberale). A questi si aggiunsero numerose ...
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centrodestra
Formula di governo basata sull'alleanza tra partiti del centro e della destra, di solito di impostazione conservatrice, a egemonia liberale o democristiana. In Italia, governi di c. furono [...] (ad esempio il governo Tambroni, nel 1960, sostenuto dai voti del MSI) o dalla presenza del Partitoliberale al posto del Partito socialista (ad esempio il governo Andreotti-Malagodi del 1972-73).
Il centrodestra in Italia negli anni Novanta ...
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I gruppi politici cristiano-democratico, liberale e socialista, nelle due declinazioni fiamminga e francofona, rappresentano le maggiori forze politiche del Belgio.
L’attuale premier Yves Leterme è esponente [...] , sebbene le ultime tornate elettorali abbiano segnato un lieve vantaggio in favore delle formazioni francofone di entrambe i partiti. Il Partitoliberale è stato il primo ad essersi organizzato politicamente in Belgio, tra il 19° e il 20° secolo, e ...
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Goncz, Arpard
Göncz, Árpárd
Politico ungherese (n. Budapest 1922). Dopo aver partecipato alla Rivoluzione ungherese del 1956, nel 1958 fu condannato all’ergastolo. Liberato a seguito di un’amnistia [...] nel 1963, negli anni Settanta fece parte del movimento dissidente ungherese e nel 1988 partecipò alla fondazione dell’Alleanza dei liberi democratici (partitoliberale). Membro e presidente del Parlamento, nel 1990 e poi nel 1995 fu eletto presidente ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...