FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] napoletano P. Borrelli. L'elaborazione dell'idea di "forza" da parte di questo destò l'interesse del F., per il quale, più in l'entusiasmo del neofita ai dommi dell'economia liberale apparentemente padroni incontrastati nell'ambiente che lo ha ...
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BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] Bernardino, il quale, spirito irrequieto e definito "troppo liberale e cortese", nel 1540, con deliberazione di un consiglio rimanenti 90.000 scudi venivano ripartiti come segue: 62.600 scudi in parti uguali ai Buonvisi di Lione e a Simon Ruiz, 4.000 ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] , come si è appena detto, ma anche a relazioni tra le 'parti' dell''organismo', che possono variare nel tempo ed essere esse stesse all dello Stato. Insomma, si torna alla 'ricetta' liberale della deregulation: il rimedio più ovvio in una società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] «gradi finali di utilità comparati delle varie spese» da parte del Parlamento), rifacendosi alle opere di Jevons e Walras, and the engineers, Chicago-London 1999.
Marginalismo e socialismo nell’Italia liberale, 1870-1925, a cura di M.E.L. Guidi, L. ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] modo di assumere essa direttamente la direzione o quanto meno una parte preponderante nella vita politica", e si è avvalsa "di un loro volta accusavano gli ex nazionalisti di essere dei liberali in ritardo, ancora affezionati a un'idea trascendente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] p. 97).
Rispetto al meridionalismo classico di stampo liberale il «nuovo meridionalismo» sostiene che non è possibile prossimi tanto meglio quanto più saremo svincolati dalle attività di partito (Una vita per il Sud. Dialoghi epistolari 1944-1987, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] sua è una posizione di conciliazione, più che di sintesi. Da una parte, infatti, sembra aderire all’idea che il mercato è capace di nesso tra economia, morale e istituzioni. Pur essendo liberale in politica e liberista in economia, Einaudi arriva a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] ’Ottocento, De Viti De Marco elaborò un concetto pienamente liberale nell’indicare il modo di affrontare i conflitti che nella si facevano sempre più numerosi e violenti: «Tra le parti contraenti e contendenti, l’Autorità deve restare neutrale. Ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] Il nesso tra gli scritti sul tema della nazione e quelli sul partito politico è dimostrato anche da un altro fatto. E cioè che a mettere sì in discussione i meccanismi formali della democrazia liberale, ma non il concetto di democrazia in quanto tale ...
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FANTINI, Oddone
Marina Colonna
Nacque a Fosdondo, frazione di Correggio (Reggio Emilia) il 15 genn. 1889 da Bettino e Luisa Lodola. Compiuti i suoi studi presso la Regia Accademia militare di Modena [...] dell'egoismo insito nella concezione individualistica del sistema liberale e l'eliminazione dei "danni" e dei come la questione centrale relativa al risparmio: l'individuazione, da parte dello Stato, delle strategie più efficaci per la difesa e ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...