GAETA, Franco
Marino Berengo
Nacque a Venezia il 1° maggio 1926 da Giuseppe e da Natalia Formica. Studiò al liceo Marco Foscarini e nel 1943 aderì al Partito d'azione. Fece poi parte del Corpo volontari [...] occasione delle elezioni alla Costituente, aveva seguito Luigi Luzzatto dal Partito d'azione alla Democrazia repubblicana di F. Parri e -90 gli era parsa determinare l'intero assetto dell'Europa liberale verso una crisi, di cui il nazionalismo, al di ...
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DE VITO, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 19 febbr. 1867 da Francesco Saverio e da Carmela Buonincontri; fu fratello di Eugenio. Laureatosi in legge, intraprese la professione forense conseguendo [...] La vigilia del fascismo. Il primo ministero Facta nella crisi dello Stato liberale in Italia, Bologna 1968, pp. 96, 111 e n., 151 e n., 164 s. e n., 169 n.; G. De Rosa, Il Partito popolare ital., Bari 1969, p. 38; F. Bartolotta, Parlamenti e governi d ...
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DOMPIERI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 29 luglio 1842, figlio di Luigi, commerciante di tessuti trentino, primo di tre figli. Frequentati la scuola commerciale italiana e l'ultimo corso del [...] solo in quelle del suburbio. A differenza della maggioranza liberale, il D. era un cattolico praticante (tra l' Banelli. Indipendente nel giudizio e nell'azione, il D. fece parte per se stesso e non venne neppure riproposto come candidato al ...
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rivoluzioni inglesi
Massimo L. Salvadori
La nascita della monarchia costituzionale
La rivoluzione che ebbe luogo in Inghilterra tra il 1628 e il 1658 e culminò nella guerra civile iniziata nel 1642 [...] avversione alla monarchia degli Stuart e di accordo fra tutti i partiti, con una decisione priva di legittimità dal punto di vista formale chiusa in Inghilterra, che dopo di allora si configurò come un paese liberale e una monarchia costituzionale. ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università [...] e la missione reazionaria" del fascismo e chiamava in causa le responsabilità della classe dirigente liberale e popolare per avere agevolato la conquista del potere da parte di Mussolini. In questo periodo le posizioni politiche del D. si fecero più ...
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CAROSINI, Giuseppe
Giuseppe Pierazzi
Suddito savoiardo, commerciante di professione, viaggiò per almeno tre lustri in Italia prima di spingersi in Ungheria dove fu sorpreso dai moti rivoluzionari del [...] politica. A Zagabria s'era manifestata un'opposizione liberale al bano Jelačić, mentre a Belgrado il dell'Austria. Massimo d'Azeglio, presidente del Consiglio sardo, che a partire dal 1850, dopo l'abolizione del consolato sardo a Belgrado, aveva ...
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MARAZIO, Annibale
Daniela Adorni
Nacque ad Alba il 25 luglio 1830 da genitori vercellesi: il padre Luigi era notaio, la madre, Gabriella Malpenga (terza moglie di Luigi) era sorella ed erede del barone [...] dalle cui colonne molto lavorò per la creazione del "terzo partito". Mantenne questo ruolo fino al 1863 quando il giornale, de Le Alpi - giornale che dette voce alla protesta dei liberali torinesi contro la convenzione di settembre - fu solo una ...
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BELLAZZI, Federico
Bruno Di Porto
Nacque a Milano il 26 giugno 1825 da Giovanni, sarto, e da Rosa Ronchi. Nel 1846 entrò nel seminario maggiore di Milano che abbandonò, al principio del 1848, per iscriversi [...] questo senso, la parte avuta nel suscitare ed appoggiare un'associazione del clero liberale e patriottico, che stendere un rapporto sulla loro situazione; ne pubblicò solo una prima parte (Case di pena e carceri giudiziarie nelle provincie di Venezia ...
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CALOSSO, Umberto
Giovanna Cavallari
Nacque a Belveglio d'Asti il 23 sett. 1895 da Giuseppe e da Giuseppina Damasio. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'università di Torino, ebbe, modo di conoscervi [...] , dove Angelo Crespi, che aveva collaborato alla Rivoluzione liberale, gli offrì la possibilità di riprendere l'insegnamento a deputato nelle liste del P.S.L.I. e prendeva parte ai lavori della Commissione istruzione e belle arti.
Aveva continuato ...
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CIOTTA (de), Giovanni
Sergio Cella
Nacque a Fiume il 24 apr. 1824 da Lorenzo, ricco commerciante, e da Luisa Adamich, figlia dell'industriale e politico Andrea Lodovico. Compì gli studi nel locale ginnasio [...] Uomo di vasta esperienza, godeva di considerazione da parte degli, uomini del governo, e di questa si Maurizio e Lazzaro.
Filantropo e uomo di cultura, il C. confidava nei liberali ungheresi memori dell'insegnamento di Kossuth e di Deák. Ma nel `96 ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...