CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] , forniva ampie notizie sul villaggio operaio, uno dei primi del genere in Italia, da lui fondato attorno alla sua ex azienda, quando invece oramai non ne possedeva una benché minima parte del capitale. Va d'altro canto tenuto presente il giudizio di ...
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Massimo Sideri
Il lavoro ‘uberizzato’
La rivoluzione tecnologica sta sovvertendo il mondo del lavoro e delle professioni, robotizzando molte funzioni produttive. Spariscono o entrano in crisi i ruoli [...] ». Ecco, c’è tutto. Da una parte il processo di sostituzione dell’uomo nella dinamica dell’uomo anche l’operaio diventerà un lavoro disintermediato. disporre il blocco dell’App UberPop in tutta Italia. Non ultima la manifestazione di alcuni tassisti ...
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sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] s. italiano.
Il s. confederale e quello fascista. - Protagonista della lotta politica, crocevia di tutte le correnti ideologiche del movimento operaio, il s. confederale accettò l’ideologia socialista e stabilizzò i rapporti con i partiti sulla ...
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SOCIALIZZAZIONE
Anselmo ANSELMI
La socializzazione dei mezzi di produzione sorge come conclusione necessaria della concezione socialista di C. Marx e di F. Engels; infatti secondo il manifesto dei comunisti [...] - In Italia i problemi del controllo operaio e della socializzazione delle aziende cominciarono a porsi praticamente dopo la fine della prima Guerra mondiale; fra il 1920 e il 1921 si ebbero parecchi progetti, ad iniziativa del partito socialista, di ...
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La costruzione dell’economia unitaria
Guido Pescosolido
Il ruolo della componente economica nella storia del Risorgimento e dello Stato unitario assunse un rilievo storiografico significativo a partire [...] , la Germania 18,7, il Belgio 10, l’Austria 3,6. L’Italia produsse quell’anno 34.000 tonnellate di carbone e per di più a basso non solo con gli industriali, ma anche con parte della classe operaia del Nord – sensibile alle prospettive di nuova, ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] , tramite le singole organizzazioni che ne facevano parte, più di 280 milioni di uomini di 5 rappresentanti dei lavoratori (1 operaio e 1 impiegato dipendenti e 3 consigli di gestione, che ha investito l'Italia del Nord sul finire della seconda guerra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] pari a dieci stipendi di un impiegato e a tredici di un operaio. Nonostante il prezzo elevato, ebbe successo, perché la voglia degli di legge, Giuseppe Romita del PSDI (Partito Socialista Democratico Italiano), fu uno dei parlamentari e ministri che ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] per sicuro istinto, data la mancanza in Italia di un "partito del capitale" identificabile con qualche formazione p. 24), in seconda istanza la formazione di una nuova classe operaia - nata con la catena di montaggio e con la valorizzazione di una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] polemiche accuse alle «aristocrazie operaie» che stavano dominando il Paese, con il partito socialista che le sorreggeva e dunque l’ortodossia einaudiana a impedire l’accesso di Keynes in Italia, ma il disprezzo dominante tra le due guerre per le ...
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CUTOLO, Teodoro
Michele Fatica
Nato a Napoli il 4 genn. 1862 da Carlo e da Antonietta Giannone, si formò nell'azienda paterna, una società di rappresentanza di prodotti agricoli e industriali con sede [...] ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, Roma 1882, parte supplementare, pp. 746 ss.), che nel 1899 si solo a guerra finita e quando, cominciate le prime lotte operaie, andrà a contrapporsi ad esse sempre più decisamente. Dal 1919 ...
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subpartito
s. m. (iron.) Partitino, formazione politica di esigue dimensioni, ma determinante per il successo elettorale di una coalizione. ◆ Ma perché il partito [Forza Italia] è così lacerato? Si è fatta un’idea? «Perché è come la Dc: non...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...