CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] e C. Lazzari, la Sezione elettorale, andando oltre lo scopo primitivo, diventò il sodalizio che costruì un partitopolitico originale, il Partito operaio italiano (P. O. I.), inteso a contrastare in modo diretto la dipendenza economica dal capitale ...
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GUARNIERI, Mario Luigi
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Ostiano, nel Cremonese, il 28 ag. 1886 da Giuseppe e da Maria Teresa Bozzetti, in una famiglia di modeste condizioni economiche. Il padre, sellaio, lo [...] e toccò svariati e importanti questioni dibattute in quegli anni quali la molteplicità degli incarichi nel partitopolitico, la funzione degli intellettuali, la presenza di infiltrati nelle organizzazioni operaie, il ruolo del funzionariato sindacale ...
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JAEGER, Nicola
Francesca Sigismondi
Nacque a Pisa il 15 ag. 1903 da Domenico e Dina Bardola, in una famiglia svizzero-tedesca protestante. Dopo aver optato per la nazionalità italiana, si laureò in [...] Interpellato dalla stampa, lo J. rifiutò di fare commenti, dichiarando solo di non essere mai stato iscritto ad alcun partitopolitico.
Negli anni del suo incarico alla Corte costituzionale, lo J. pubblicò, nel Trattato di diritto civile diretto da G ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] attivamente alle battaglie culturali nazionali e fu interprete sensibile dei movimenti politici e sociali che si venivano manifestando, ma non aderì mai ad alcun partitopolitico, né ricoprì incarichi ufficiali: fu soprattutto un professore e un ...
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FUSCHINI, Giuseppe
Claudio Novelli
Nacque a Ravenna, il 24 sett. 1883, da Luigi e da Assunta Amadori. Compì i primi studi - compagno di banco di Giovanni Minzoni - nel locale seminario, dove ebbe come [...] dal quale lo separava la convinzione che la Lega non si dovesse trasformare in partitopolitico, piuttosto dovendo i suoi soci entrare nel partito popolare "per immettergli un fermento democratico cristiano dall'interno" (Bedeschi, 1959, p. 238). Del ...
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PALERMI, Raoul Vittorio
Fulvio Conti
PALERMI, Raoul Vittorio. – Nacque a Firenze il 20 maggio 1864 da Ernesto e da Annunziata Cerroni.
Sugli anni giovanili e su tutta la prima parte della sua vita si [...] pastore evangelico Saverio Fera.
Gli scissionisti imputavano al GOI di essersi trasformato in una specie di partitopolitico, trascurando gli aspetti rituali ed esoterici che da sempre caratterizzavano la fratellanza liberomuratoria per identificarsi ...
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MARASCO, Antonio
Giulia Grosso
Nacque a Nicastro, ora frazione di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, l'11 maggio 1896. Nel 1906 si trasferì con la famiglia a Firenze, dove intraprese gli studi [...] un soggiorno a Roma, conobbe G. Balla e A.G. Bragaglia. Sempre nel 1918 aderì ai Fasci politici futuristi, espressione del partitopolitico futurista, che confluirono, l'anno seguente, nei mussoliniani Fasci di combattimento. Nel 1919, durante una ...
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LOSACCO, Michele
Stefano Miccolis
Nacque a Napoli, il 29 giugno 1871, da genitori di origini pugliesi: il padre Luigi era notaio; la madre, Maria Angela Cognetti De Martiis, era sorella dell'economista [...] scuola secondaria, investita dalla "mentalità di violenza e di sopraffazione" trasmessa "agli scolari dall'ambiente e dal partitopolitico dominante", e divenuta "la scuola del disordine e della camorra" (almeno "in alcuni paesi, per esempio della ...
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CHIGGIATO, Giovanni
Concetta Maria Lipari
Nato a Venezia il 14 giugno 1876 da Arturo, ingegnere, e da Nina Regazzi, si era laureato in diritto presso l'università di Padova, curando anche lo studio [...] rapporti tra individuo e Stato. Fu dichiarata l'incompatibilità dell'appartenenza all'Associazione con l'iscrizione ad altro partitopolitico, adottando però il compromesso di applicarla soltanto ai nuovi iscritti. Il nome del C. da quel momento non ...
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MARABINI, Ezio
Stefano Miccolis
Nacque a Forlì il 29 maggio 1861, da Antenore e Benilde Regnoli, in una famiglia agiata (una annotazione anagrafica del Comune di Roma, risalente al dicembre 1887, quando [...] della evoluzione, la fase acuta che segna il passaggio da un periodo ad un altro. […] Ma è anche un partitopolitico, […] quindi si svolge nella legalità, finché essa è dalla classe dirigente mantenuta". A proposito della "crisi del marxismo", il ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...