Napolitano, Giorgio
Napolitano, Giorgio. – Politico (n. Napoli 1925), eletto presidente della Repubblica italiana nel 2006. Laureato in legge all’Università di Napoli (1947), si iscrisse al Partito [...] italiano (PCI) alla fine del 1945, divenendone poi dirigente di rilievo e mostrando uno stile politico e culturale improntato a concretezza e realismo e, in anticipo sui tempi del suo partito e dello scetticismo popolare nei confronti della ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] ; ma la guerra di popolo, da lui proclamata, si svuotò nell'infelice insurrezione di Val d'Intelvi (ottobre 1848). Rifugiatosi a Marsiglia, tornò in Italia, a Livorno; la sua proposta d'unione della Toscana, in mano al partito democratico, con Roma ...
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Storico e uomo politico italiano (Ostiglia, Mantova, 1837 - Milano 1917). Considerato il padre delle Camere del lavoro, conseguì la laurea in giurisprudenza a Pavia nel 1861. Dapprima vicino agli ideali [...] inoltre, assieme ad A. Filippetti, l'Università popolare di Milano. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: La Comune di Parigi e l'Internazionale (1874); I nostri contadini (1879); Il Partito operaio italiano (1882-1885) (1885); Le Borse del lavoro ...
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Popolo della libertà (PDL) Partito politico costituito nel marzo 2009 e formato dalla confluenza dei due maggiori partiti del centrodestra, Forza Italia e Alleanza nazionale, e di altri gruppi minori del [...] partitoitaliano. I valori ideali prevalenti nel PDL sono il liberalismo e la dottrina sociale della Chiesa, con una forte inclinazione in senso presidenzialistico, mentre, circa l'orientamento internazionale, esso è vicino al Partitopopolare ...
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Formula di dissuasione o divieto attenuato («non giova, non conviene») usata dalla Chiesa cattolica romana quando intenda soddisfare ragioni di semplice opportunità. Specificamente con essa fu concretato [...] elezioni e in genere alla vita politica dello Stato italiano, divieto sanzionato con decreto della Sacra Penitenzieria del Il n. fu abolito implicitamente da Benedetto XV, che nel 1919 permise ai cattolici di aderire al Partitopopolare di L. Sturzo. ...
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Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] 1954 una scissione promossa da A. Lauro diede vita al Partito monarchico popolare, scissione riassorbita prima delle elezioni del 1963 con la costituzione del Partito democratico italiano di unità monarchica, guidato sempre da Covelli. Ma l’ideale ...
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Malerba, Franco. – Militare, astronauta e uomo politico italiano (n. Busalla, Genova, 1946). Laureato in ingegneria elettronica e in fisica, ha poi lavorato in diversi ruoli nella ricerca e nell'industria [...] di Marina di Complemento e il primo astronauta italiano, ha volato nello spazio con lo shuttle Atlantis nel 1992. Nel 1994 è stato eletto deputato al Parlamento europeo per il PartitoPopolare Europeo ed è stato più volte relatore sui programmi ...
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Uomo politico italiano (Borgomanero 1894 - Verbania 1967). Avvocato; già militante nel Partitopopolare, antifascista, fu il rappresentante della DC nel Comitato di liberazione per l'Alta Italia. In tale [...] veste seguì le fallite trattative del card. Schuster con i Tedeschi e Mussolini (apr. 1945). Deputato alla Costituente e quindi alla Camera dei deputati (1948-58), fu più volte sottosegretario e ministro ...
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Uomo politico (San Massimo, Campobasso, 1913 - Latina 1957). Esponente della Resistenza a Roma, dal 1944 al 1946 fu segretario del Partito democratico italiano. Direttore del quotidiano Italia nuova, eletto [...] alla Costituente nel 1946, dal 1953 fu deputato alla Camera, prima per il Partito nazionale monarchico, poi per il Partito monarchico popolare. ...
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Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del 19° secolo. Ne fu esponente massimo V. Gioberti, che nel Primato (1843) propose un cattolicesimo nazionale e popolare, il cui programma politico [...] il settarismo dei partiti. L’avvento di Pio IX (giugno 1846) parve sul punto di realizzare il programma neoguelfo, ma questo si infranse nell’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il nazionalismo italiano e con le conseguenze ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...