Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] cambiato dalla fondazione nel 1919 del Partitopopolare, un avvenimento che Federico Chabod un nome e la storia, cit., p. 156.
50 A.C. Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Torino 1971, pp. 417-418.
51 Ibidem, p. 421.
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] politiche del 1994, quando il Partitopopolare raccolse nuovamente solo l’11% dei consensi (insieme ad altre forze, nel Patto per l’Italia, raggiunse invece il 16%), mentre un nuovo partito, Forza Italia, fondato da Silvio Berlusconi, riceveva ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] – era quanto mai fluida e foriera di veloci cambiamenti.
In Italia l’Azione Cattolica rischiò il tracollo proprio mentre cominciava a esibire le sue maiuscole. Nel Partitopopolare erano confluite le diverse anime scontratesi sino ad allora nel ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] , con la costituzione del Partitopopolare. Non è di certo casuale che il partito fondato da don Luigi Sturzo e formazione di base.
2 Cit. Chiesa e Stato nella storia d’Italia. Storia documentaria dall’Unità alla Repubblica, a cura di P. Scoppola, ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] meno che sociale ed economica di gran parte delle popolazioni meridionali; condivise con papa Pacelli l’ . Mahieu, Paris 2002, p. 203.
21 Cfr. A. Riccardi, Vescovi d’Italia, cit., p. 154.
22 Cfr. Per la forza dello Spirito. Discorsi conciliari ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] nacquero e quelli che si avvicinarono al movimento, dal «Popoloitaliano» di Genova alla «Democrazia cristiana» di Torino. In alla Confederazione italiana dei lavoratori e al Partitopopolare. Buona parte della stampa cattolica che era sorta negli ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] presidente, Giuseppe Spataro, che veniva dal partitopopolare ed era stato segretario della Dc durante la AAS, XXXXVI/II, 1954, p. 18.
37 Cfr. Batte in Europa il cuore d’Italia, «Radiocorriere Tv», 25, 1954, pp. 3-4.
38 G., La televisione e il ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popoloitaliano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] verginità che la politica culturale del Partito comunista italiano sa gestire con grande attenzione; e 3 degli spettatori italiani, cfr. S. Pivato, Clericalismo e laicismo nella cultura popolare italiana, Milano 19952, p. 150.
27 G. De Luca, F. ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] con la società contemporanea e che, particolarmente in Italia, avrebbe accentuato fortemente un ritardo di riflessione culturale e teologica.
Nel 1919 a Perugia Piastrelli è uno dei fondatori del PartitoPopolare e poi si impegna nella Fuci, creando ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...