GUINEA
Eliseo BONETTI
Francesco CATALUCCIO
La G. che faceva prima parte dell'A.O. F (v. guinea francese, XVIII, p. 262) è divenuta una repubblica indipendente a partire dal 2 ottobre 1958. Il paese [...] ed a Ouasson.
La Media Guinea è la parte montuosa del paese, essendo in gran parte occupata dall'altopiano del Futa Gialon, in media del moderato Raggruppamento democratico africano e del più radicale Blocco africano di Guinea. Promulgata da Parigi la ...
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TERAMENE (Θηραμένης, Theramĕnes)
Gaetano De Sanctis.
Politico e generale ateniese della fine del sec. V a. C.
Figlio di Agnone d'una ricca famiglia del demo di Stiria (Στειριά), nacque non dopo il 450. [...] avesse avuto Atene al suo tempo. Che in ciò avesse gran parte T. non è dubbio, ma che la nuova costituzione potesse dirsi Probabilmente pel nuovo prevalere della democrazia radicale fu messo da parte o si mise da parte egli stesso. Nel 406 partecipò ...
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GHANA (App. III, 1, p. 744)
Marco Costa
Salvatore Bono
Popolazione. - I poco più di 9 milioni di abitanti del Gh. si distribuiscono su 238.537 km2 di territorio con una densità media di quasi 40 ab. [...] , un impianto per la produzione dell'alluminio che assorbe gran parte dell'elettricità prodotta ad Akosombo e altre industrie. I porti 'Organizzazione dell'unità africana. Il panafricanismo radicale non impedì tuttavia spesso un diverso atteggiamento ...
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Unione dei partiti e movimenti politici che in Italia e, con lo stesso nome o nomi simili, anche all'estero (Francia, Belgio, Olanda, ecc.) diresse e coordinò la resistenza contro gli occupanti tedeschi [...] di un più vasto moto di opinione e vi convenivano non soltanto partiti ma altresì energie al di fuori di questi, e si fondavano su la zona prima dell'arrivo dell'AMG e del fine di radicale rinnovamento che ci si riprometteva. Sempre a questi scopi, i ...
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(dal gr. ἀνά "di nuovo" e βαπτίζω "battezzo"). Gli anabattisti si dividono in gruppi più o meno grandi, costituitisi ai tempi della Riforma, i quali, pur senza avere la stessa origine, hanno tuttavia in [...] , per quanto Münzer coi suoi diretti seguaci prendesse parte alla guerra dei contadini, capitanando anzi questi ultimi e assai influente. Con la predica del comunismo, del radicalismo e del secondo battesimo, questi uomini seppero guadagnarsi una ...
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1. - Uomo politico ungherese, nato a Kassa (Kaschau, oggi Košice) il 3 marzo 1823 dal conte Carlo A. e da Adelaide Szapáry. Fin da giovane ebbe simpatia per il movimento nazionale magiaro, contrario al [...] , egli si dimise nel 1910, per cedere il posto al partito vecchio radicale, risorto sotto il nome di "partito nazionale del lavoro". Nel 1913 l'A. formò il cosiddetto partito costituzionale. Nella politica estera l'A. rimase sempre fedele al concetto ...
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. I partiti conservatori sono quelli che rispondono alla tendenza umana a mantenere gli ordinamenti trasmessi dalla tradizione; come tali si alimentano del senso della storia e della concretezza realistica [...] alle richieste estreme, in campo religioso ed economico, dei radicali, e nell'azione che, col suo spirito, nel rifarsi per il suo programma. Era il punto più debole di un partito conservatore in Italia: gli mancava la sanzione religiosa; gli anni dopo ...
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Nato a Varsavia nel 1770 da Casimiro Adamo e Isabella Fleming, fu educato nella prima gioventù alla francese. Anzi, e anche qui egli e la sua famiglia piegavano a una moda oramai radicata, espatriò all'età [...] con la Russia (e in questo gli stavano a fianco molti dei grandi proprietarî), resa sempre più impossibile da un partito più radicale che voleva la distruzione degli eserciti russi e la deposizione dello zar, oltre a instaurare anche riforme sociali ...
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LLOYD GEORGE, David
Luigi Villari
Uomo politico britannico, nato a Manchester da famiglia gallese non conformista il 17 gennaio 1863. Studiò legge a Portmadoc e divenne solicitor nel 1884. Dopo una [...] prima esperienza politica come radicale nazionalista e non conformista democratico, avversario della Chiesa episcopale nel Galles, fu eletto deputato a Carnarvon nel 1890. Aderì al partito liberale e osteggiò la politica sudafricana di J. Chamberlain ...
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Vengono così chiamati gli articoli fondamentali, dogmatici e morali, sulla base dei quali le due principali chiese non cattoliche di Boemia, la luterana e quella dei Fratelli boemi, si unirono nel 1575 [...] nel frattempo si era rinforzato nella chiesa utraquista il partito conservatore, favorevole al cattolicismo. Soltanto dopo la morte di Blahoslav (1571), che propugnava un programma radicale inteso a conservare all'Unione una indipendenza assoluta ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...