Uomo politico iugoslavo (Čačak, Serbia, 1888 - Buenos Aires 1961); membro del partitoradicale di M. Pašić, fu con questo al potere come ministro delle Finanze (1922-24 e 1924-26); alle Finanze di nuovo [...] con Jeftić (1934), gli successe (1935) quale presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Svolse una politica di distensione con i Croati e di accostamento all'Italia, stipulando con G. Ciano il patto ...
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Medico e patologo (Montevideo 1864 - Napoli 1933); professore di patologia medica a Padova e a Napoli e, dal 1915, di clinica medica in quest'ultima città. Deputato al Parlamento per il partitoradicale [...] dalla XXII alla XXV legislatura. Seguace dell'indirizzo costituzionalistico di A. De Giovanni, ne sviluppò le dottrine nel campo dell'endocrinologia e del sistema nervoso vegetativo. Precedette H. Eppinger ...
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Uomo politico cileno (La Serena 1898 - Santiago del Cile 1980). Avvocato, poi presidente (1932-38) del partitoradicale, deputato (1930, 1932, 1937), presidente della Camera dei deputati, organizzò il [...] Cerda. Nel 1946 vinse le elezioni presidenziali come candidato radicale, appoggiato dai comunisti che ammise al governo. Ma atteggiamento: nel 1947 dichiarò fuori legge il partito comunista, mentre accentuava la repressione dei movimenti sindacali ...
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Uomo politico (Basillac, Dordogna, 1889 - Parigi 1973). Deputato radical-socialista dal 1924, più volte ministro nel corso degli anni Trenta, nel 1938-39 diresse il ministero degli Esteri nel governo Daladier [...] da B. e von Ribbentrop). Ministro della Giustizia dal sett. 1939 al marzo 1940, appoggiò in seguito il governo di Vichy e nel 1944 fu espulso dal Partitoradicale socialista. Riammesso nel partito nel 1952, fu ancora deputato dal 1956 al 1968. ...
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Uomo politico francese (Grenoble 1895 - Chambéry 1977), radicale; ministro dell'Aviazione (dal 1933) in quattro gabinetti, poi nell'ultimo ministero Blum (1938) ministro del Commercio, si segnalò quale [...] francese dal governo di Vichy (1940), membro dell'Assemblea consultiva di Algeri, poi deputato della Savoia (1946-51), del Rodano (1951-58) e di Parigi (1967), abbandonò (nel 1946) il partitoradicale assumendo una posizione filocomunista. ...
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Anatomista italiano (Castelletto di Chiusdino, Siena, 1859 - Fi renze 1944), prof. (1890) a Firenze, socio nazionale dei Lincei (1930). È autore di molte importanti ricerche di embriologia, nonché di [...] ); Trattato di embriologia (4 voll., 1929-44); fondatore del Monitore zoologico italiano con E. Ficalbi (1890), e dell'Archivio italiano di anatomia e embriologia (1902). Fu deputato per il Partitoradicale (1900-04), sindaco di Firenze (1909-10). ...
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Uomo politico inglese (Wiltshire 1770 - Londra 1844); deputato ai Comuni dal 1796 al 1802 e dal 1807 in poi, si oppose alla guerra contro la Francia rivoluzionaria e si batté energicamente per la riforma [...] sistema elettorale inglese. Fu ripetutamente in carcere per i suoi attacchi al governo circa il sistema carcerario e il rigore punitivo nell'esercito. Sostenne la parità nei diritti civili per i cattolici e il programma politico del partitoradicale. ...
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Parlamentare francese (Thonas, Dordogna, 1885 - Parigi 1956). Membro del partitoradicale, fondatore del giornale Ére nouvelle (1919), fu ininterrottamente deputato dal 1924. Rappresentante della Francia [...] al Congresso paneuropeo del 1925, fu poi più volte ministro, soprattutto agli Esteri (gabinetti di fronte popolare, nei quali D. difese strenuamente il principio del non intervento in Spagna) e alla Pubblica ...
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Giornalista e uomo politico (Alloa, Scozia, 1818 - Toronto 1880); di origine scozzese emigrò a Toronto (1843), dove pubblicò il Globe, prima settimanale poi quotidiano, molto influente politicamente. In [...] parlamento capo del partitoradicale ostile alla chiesa cattolica, riuscì a far secolarizzare le proprietà del clero, ma non a laicizzare le scuole. Fu uno dei primi sostenitori di una federazione delle colonie britanniche dell'America Settentrionale ...
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Saggista e giornalista, nato a Milano il 27 ottobre 1921 e morto a Sondrio il 27 agosto 1996. Laureatosi in lettere antiche a Pavia, si perfezionò in archeologia presso l'università di Roma. Fu attivo [...] fu presidente della sezione romana (dal 1980). Ricoprì vari incarichi politici. Consigliere al Comune di Roma con il Partitoradicale nel 1959 e successivamente dal 1992 al 1995, dal 1987 al 1992 fu deputato della Sinistra indipendente in Parlamento ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...