ALESSIO, Giulio
Enzo Piscitelli
Nacque a Padova da Iginio il 13 maggio 1853. Laureatosi in giurisprudenza nel 1874, insegnò per due anni negli istituti tecnici, poi, dal 1877 al 1878, fu incaricato [...] sino alla XXVI (1921-1924), appartenendo dapprima al gruppo radicale e iscrivendosi poi, nel corso della XXV (1919- vicepresidente della Camera nella XXIV Legislatura (1913-1919); fece parte, in sostituzione del presidente G. Marcora, del parlamento ...
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Mao Zedong
Massimo L. Salvadori
Il rivoluzionario che fece vincere il comunismo in Cina
Mao Zedong è una delle figure dominanti della storia del Novecento. Nel 1949 portò al potere i comunisti in Cina. [...] padroni. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito comunista cinese. Dopo la sanguinosa repressione subita dai era esaurita e Mao aveva dovuto infine sconfessare i gruppi più radicali. Quando morì a Pechino nel 1976, la sua linea rivoluzionaria ...
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al-Sadat, Muhammad Anwar
Politico egiziano (Mit Abu l-Kum, al-Minufiyah, 1918-Il Cairo 1981). Militare di carriera, entrò nel gruppo clandestino dei Liberi ufficiali, con i quali partecipò al colpo di [...] arabo e acuirono il conflitto con l’opposizione religiosa più radicale, aggravato dalla crisi economica. Assunta (maggio 1980) anche ministro, nel 1981 S. cadde vittima di un attentato da parte di un militante di al-Jihad al-islami, durante un ...
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Scrittrice austriaca (n. Mürzzuschlag 1946), premio Nobel per la letteratura nel 2004. L'uso della citazione e la combinazione, in un sapiente montaggio, del linguaggio dei fumetti, della pubblicità e [...] rilievo particolare ha nella produzione della J. la critica radicale alle forme di manipolazione messe in atto nei confronti delle fase di impegno politico. Più tardi si iscrisse al Partito comunista austriaco, dal quale uscì all'inizio degli anni ...
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Donna politica cinese (Zhucheng, Shandong, 1914 - Pechino 1991), il cui vero nome era Li Jin. Attrice teatrale e cinematografica col nome d'arte di Lan Ping, nel 1937 entrò nel Partito comunista cinese [...] centrale della rivoluzione culturale, membro dal 1969 dell'Ufficio politico del Partito comunista cinese (PCC), fu negli anni Settanta tra i principali esponenti dell'ala radicale del partito. La svolta politica avviata subito dopo la morte di Mao ...
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Uomo politico greco (Proti, Macedonia, 1907 - Atene 1998). Deputato per il partito populista dal 1935, ministro del Lavoro (1947-48), poi dei Trasporti e quindi dell'Assistenza pubblica (1948-50), della [...] Difesa (1950); staccatosi dal partito populista, resse il ministero dei Lavori pubblici dal 1952 al 1955 nel gabinetto Papàgos e, morto quest'ultimo, divenne primo ministro. Governò il paese, alla guida dell'Unione radicale, sino al 1963, quando si ...
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Uomo politico italiano (Belforte all'Isauro, Pesaro, 1857 - Milano 1928); democratico-radicale, diresse (dal 1889) il giornale La provincia di Mantova; passò nel 1903 al partito socialista, cui mise a [...] Mussolini (1912-14) e quindi membro del comitato di direzione dell'Avanti, membro della direzione del partito socialista (1914), e per qualche tempo (1921) segretario del partito; deputato (1919-21; 1924-26), partecipò alla secessione dell'Aventino. ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] diviene il punto centrale attorno a cui ruotano le istanze del radicalismo, del socialismo evoluzionistico e del repubblicanesimo più intransigente, veicolate in massima parte da un sindacalismo rivoluzionario che ha come obbiettivo la ricostruzione ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] , di cui, attraverso l'esperimento mentale della traduzione radicale, mise in evidenza il carattere di postulazione ingiustificata: ), concepì inoltre la teoria della conoscenza come parte della scienza naturale, in particolare della psicologia ...
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Tocci, Terenzio. – Uomo politico (San Cosmo Albanese, Cosenza, 1880 - Tirana 1945). Di osservanza mazziniana e acceso filoalbanese, emerse nei primi anni del Novecento come agitatore e propagandista del [...] repubblicanesimo radicale italiano e della rinascita italo-albanese. Il quadro delle sue riflessioni repubblicane si ricava dai volumetti 1940-42) e al disarmo delle forze militari italiane da parte della Wehrmacht (8 sett. 1943) si attivò per aiutare ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...