Partito socialista italiano (PSI)
Partito socialista italiano
(PSI) Partito politico italiano, fondato nel 1892 e sciolto nel 1994. Già all’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento il movimento operaio [...] misura e, dopo le elezioni politiche del giugno 1976, gli successe B. Craxi. Quest’ultimo avviò una radicale ridefinizione dell’identità del partito, prendendo le distanze dal marxismo e avviando una sorta di competizione a sinistra col PCI, al quale ...
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Partito democratico (PD)
Partito democratico
(PD) Partito politico italiano di centrosinistra, fondato nell’ottobre 2007. Il PD è sorto dalla fusione tra i Democratici di sinistra – DS, eredi del Partito [...] democratico della sinistra –, la Margherita – erede del Partito popolare italiano e di altre forze riformiste e del deciso di non giungere ad accordi con le forze della cd. sinistra radicale, ottenne il 33,1%. Nel febbr. 2009 a Veltroni subentrò come ...
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Partito comunista cinese (PCC)
Partito comunista cinese
(PCC) Partito politico cinese fondato a Shanghai nel luglio 1921 in presenza di 12 delegati, rappresentativi di gruppi creati nel 1920 in Cina [...] riacutizzarono. Dopo la morte di Mao e la fine della sinistra radicale (arresto della «banda dei quattro», tra cui la vedova di nuovo corso, legato alla figura di Deng Xiaoping e maturato a partire dal 13° Congresso (1987). Nel 1989 le proteste e ...
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Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse.
I primi marxisti
Durante la [...] la rivoluzione russa del 1905, si consolidò la sinistra marxista radicale animata da Luxemburg e da V.I. Lenin; negli grazie alla fondazione della Terza Internazionale (1919) e dei partiti comunisti. Negli anni Trenta si cristallizzò nell'urss il cd ...
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Insieme di dottrine e movimenti che condividono, al di là delle differenze, alcune convinzioni fondamentali, quali l'individualismo radicale sul piano etico-politico, che conduce al rifiuto di ogni forma [...] e anticapitalistico del comunismo, si oppone radicalmente al suo centralismo autoritario.
Il movimento anarchico . Durante la rivoluzione russa gli anarchici si posero contro il partito bolscevico e la dittatura del proletariato. Ruolo di primo piano ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] , il fallimento del colpo di stato "conservatore" dell'ag. 1991 rafforzava B. El´cin e i "radicali", mentre il conseguente sbandamento del partito (dalla cui segreteria G. si dimetteva) e l'accentuarsi delle tendenze centrifughe portavano alla rapida ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] km2) e il Winnipeg (24.514 km2); più estesi, ma solo in parte in territorio canadese, sono i laghi Superiore e Huron, che con Erie e , intanto, si andava sviluppando un nuovo nazionalismo radicale, incline al separatismo, che portò alla nascita ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] del popolo (PRP) che, presieduto da Kemāl fino al 1938, fu di fatto partito unico fino al 1946. Kemāl sottopose la Turchia a un programma di radicali riforme di laicizzazione e modernizzazione. Una rigida politica repressiva venne perseguita nei ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] -terrosi ecc.); un insieme di atomi (detto anche radicale) che, pur non costituendo un’entità individuale e di appartenenza dal concetto di g. di riferimento fino a farne una teoria a parte (R.K. Merton e A.S. Kim-Rossi, 1950). Questa teoria si ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] più rapido processo di riforma, divenne leader dell'ala "radicale". Primo vicepresidente del comitato di stato per l'Edilizia (1987 e le imprese site nel suo territorio, sciolse il partito, assunse il controllo delle forze armate, riconobbe l' ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...