CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] non far ritorno in Italia. Baglietto si sarebbe poi avvicinato al partito comunista. Il C. non fece questo salto dall'impegno civile a sua personale esperienza militante - di quelle campagne radicali e laiche per i diritti civili che acquistarono ...
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Ottone IV, re di Germania e imperatore
Egon Boshof
Nacque probabilmente nel 1175 o 1176, terzogenito di Enrico il Leone duca di Baviera e di Sassonia, della casa guelfa, e di Matilde, figlia di re Enrico [...] morte dell'imperatore Enrico VI (28 settembre 1197), il partito avverso agli Hohenstaufen capeggiato dall'arcivescovo di Colonia Adolfo, legato imperiale. Si giunse poi a una rottura radicale con il pontefice quando l'imperatore, incurante del ...
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CASTAGNETTO, Cesare Giambattista Trabucco conte di
Maria Grazia Gajo
Nacque a Torino il 1° giugno 1802 dal conte Carlo Giuseppe e Teresa Luisa Caccia di Romentino. Conseguita la laurea utriusque iuris [...] , la necessità di non rimanere indietro, soprattutto per timore d'intemperanze radicali. L'indecisione di Carlo Alberto ("le roi n'a pas de système: le jésuitisme l'entraine et d'autre part il presse les libéraux", aveva scritto il C. nel suo Diario ...
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FRASSATI, Pier Giorgio
Maria Cristina Giuntella
Figlio primogenito di Alfredo e di Adelaide Ametis, nacque a Torino il 6 apr. 1901. Studiò prima al ginnasio "D'Azeglio" e poi all'Istituto sociale retto [...] solitudine le sue scelte, il suo cristianesimo radicale. Un cristianesimo calato nella città, nelle di P.G. F., ibid., pp. 15-35; G. Ignesti, P.G. F. e il Partito popolare, ibid., pp. 38-52; A. Riccardi, P.G. F., la Chiesa e il mondo urbano ...
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BERENINI, Agostino
Stefano Rodotà
Nato a Parma il 22 Ott. 1858, si laureò in giurisprudenza in quella università e nel 1883 conseguì la libera docenza in diritto penale. Seguace della scuola classica [...] reale per la riforma del codice penale militare; fece parte di quella per la riforma del, codice penale, i 'attività politica del B. è segnato dalla presentazione come candidato radicale alle elezioni del 1890.
Ma ciò che costituì la svolta ...
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ANELLI, Luigi
Franco Della Peruta
Nacque a Lodi il 7 genn. 1813, da Giuseppe ed Anna Maria dei conti Barni di Lodi. Entrato in seminario nel 1825, vi compì studi teologici, filosofici e letterari sotto [...] post-unitari, a molti uomini della sinistra radicale e del vecchio partito d'azione per quello che essi giudicavano dei popolo e con l'amministrazione delle sostanze ecclesiastiche da parte dei fedeli.
Della vocazione di moralista dell'A. sono ...
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Filippine
Stato dell’Asia sudorientale, con capitale Manila. A differenza di altre regioni dell’Asia sud-orientale, le F. non subirono una forte influenza cinese o indiana; più rilevante fu, a partire [...] 1949), il governo represse il movimento Huk, che reclamava una radicale riforma agraria. Dal 1946, per circa 25 anni, si musulmano e la guerriglia, dopo la formazione di un nuovo Partito comunista di ispirazione maoista (1968) e del New people’s ...
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Rivoluzione francese
Complesso degli eventi politici e sociali (1789-99), che posero fine all’ancien régime in Francia. In un contesto di crisi dovuta al crescente indebitamento statale, alla perdita [...] del 9 termidoro (27 luglio 1794). Con la caduta di Robespierre e la reazione termidoriana cessò la fase radicale della rivoluzione; la parte più ricca della borghesia riprese il sopravvento e, varata la Costituzione dell’ott. 1795, che affidava il ...
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Pier Virgilio Dastoli
Juncker ostaggio dei falchi
Le ottave elezioni europee hanno registrato una battuta d’arresto per i movimenti anti UE (a parte Francia e Gran Bretagna). Ma resta la spaccatura tra [...] più integrata può storia contare su un sostegno ancora più ampio che include i Verdi e una parte della sinistra radicale guidata dal leader greco Alexis Tsipras.
La classe politica europea commetterebbe tuttavia un grave errore se sottovalutasse ...
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Nato nel 1843 a Santa Maria di Licodia (Catania) da famiglia di proprietari terrieri, a quindici anni era già fra i rivoluzionari sospetti al governo borbonico. Laureatosi in giurisprudenza, si stabilì [...] con la sua vocazione politica di realizzare, intorno ad alcuni fondamentali obiettivi di democrazia radicale, l'unità o per lo meno la coesistenza in un solo partito delle diverse forze che si contendevano l'egemonia del movimento operaio. Per questo ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...