Uomo politico (Zurigo 1819 - ivi 1882); entrato nel Partitoradicale-liberale, divenne (1844) membro del Gran Consiglio cantonale, e (1847) suo presidente. Appoggiò l'approvazione della nuova costituzione [...] nazionale (1849-50; 1855-56; 1862-63), esercitò vasta influenza politica sul governo cantonale fino all'avvento del Partito democratico (1867). Perorò la costruzione della ferrovia del S. Gottardo e fu (1871) il primo direttore della omonima ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] che ha portato all’approvazione della legge (1969) è stato lungo e contrastato e ha visto l’ampia mobilitazione del Partitoradicale, da allora sempre più impegnato nella difesa dei diritti umani e civili.
Forze eversive di destra, con la complicità ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] di terra proveniente dal proletariato agricolo. Le elezioni legislative del 1933 furono vinte dal partitoradicale di A. Lerroux García e da una coalizione di partiti di destra. Il predominio delle destre fu interrotto nel 1936 dalla vittoria del ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] eletti dall’Assemblea, mentre competenze giurisdizionali penali e civili spettavano al Tribunale federale. Sotto la guida del Partitoradicale (PR), durata fino alla fine della Prima guerra mondiale, fu fondato a Zurigo il Politecnico federale e ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] di una riforma costituzionale. Nei trent’anni successivi si formarono nuove forze politiche e sociali, come il partitoradicale e il partito socialista, fondato nel 1912 e divenuto comunista nel 1922. Le gravi difficoltà economiche seguite alla fine ...
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Uomo politico italiano (Como 1895 - Roma 1972), industriale e proprietario d'aziende agricole. Militante del partito liberale dal 1919, dopo il 25 luglio 1943 contribuì alla ricostruzione del suo partito, [...] dal 1947, faceva capo al settimanale Il Mondo, nel 1955 contribuì alla fondazione del Partitoradicale, da cui uscì nel 1962 per dedicarsi pienamente alle sue attività manageriali (presidente dell'Alitalia, 1948-68; presidente dell'Istituto di ...
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Uomo politico francese (Carpentras 1884 - Parigi 1970). Deputato radical-socialista dal 1919, dal 1924 al 1938 ministro in varî gabinetti, durante la sua prima presidenza (gennaio-ottobre 1933) cercò di [...] al 6 febbraio 1934, si dimise per lo scandalo Stawisky; deciso promotore del Fronte popolare all'interno del partitoradicale e radical-socialista, entrò come ministro della Difesa nel gabinetto Blum (1936-37); quando la coalizione si sciolse, di ...
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Economista e uomo politico italiano (Lecce 1858 - Roma 1943); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Macerata, Pavia e Roma (dal 1887), condirettore (1900-13) del Giornale degli economisti, deputato [...] del partitoradicale (1900-21); liberoscambista, si oppose al dazio sul grano e al parassitismo industriale, in difesa degli interessi economici del Mezzogiorno. Nel 1931 fu allontanato dalla cattedra per non aver giurato fedeltà al regime fascista. ...
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Uomo politico (Basillac, Dordogna, 1889 - Parigi 1973). Deputato radical-socialista dal 1924, più volte ministro nel corso degli anni Trenta, nel 1938-39 diresse il ministero degli Esteri nel governo Daladier [...] da B. e von Ribbentrop). Ministro della Giustizia dal sett. 1939 al marzo 1940, appoggiò in seguito il governo di Vichy e nel 1944 fu espulso dal Partitoradicale socialista. Riammesso nel partito nel 1952, fu ancora deputato dal 1956 al 1968. ...
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Uomo politico francese (Grenoble 1895 - Chambéry 1977), radicale; ministro dell'Aviazione (dal 1933) in quattro gabinetti, poi nell'ultimo ministero Blum (1938) ministro del Commercio, si segnalò quale [...] francese dal governo di Vichy (1940), membro dell'Assemblea consultiva di Algeri, poi deputato della Savoia (1946-51), del Rodano (1951-58) e di Parigi (1967), abbandonò (nel 1946) il partitoradicale assumendo una posizione filocomunista. ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...