Mao Zedong
Massimo L. Salvadori
Il rivoluzionario che fece vincere il comunismo in Cina
Mao Zedong è una delle figure dominanti della storia del Novecento. Nel 1949 portò al potere i comunisti in Cina. [...] padroni. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito comunista cinese. Dopo la sanguinosa repressione subita dai era esaurita e Mao aveva dovuto infine sconfessare i gruppi più radicali. Quando morì a Pechino nel 1976, la sua linea rivoluzionaria ...
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Elcin, Boris Nikolaevic
El´cin, Boris Nikolaevič
Politico russo (Sverdlovsk 1931-Mosca 2007). Iscrittosi al PCUS nel 1961, svolse vari ruoli come dirigente a Sverdlovsk. Con l’elezione di M.S. Gorbačëv [...] alla segreteria, fu nominato primo segretario del partito a Mosca (1985-87). Favorevole a un più rapido processo di riforma, divenne leader dell’ala «radicale». Nel maggio 1989 fu eletto presidente della Repubblica federativa sovietica russa, di cui ...
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al-Sadat, Muhammad Anwar
Politico egiziano (Mit Abu l-Kum, al-Minufiyah, 1918-Il Cairo 1981). Militare di carriera, entrò nel gruppo clandestino dei Liberi ufficiali, con i quali partecipò al colpo di [...] arabo e acuirono il conflitto con l’opposizione religiosa più radicale, aggravato dalla crisi economica. Assunta (maggio 1980) anche ministro, nel 1981 S. cadde vittima di un attentato da parte di un militante di al-Jihad al-islami, durante un ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] determini l’appartenenza all’uno o all’altro dei due filoni. Troviamo così da una parte la posizione di pensatori – quali C.-H. de Saint-Simon, F.-M.-C. dell’autonomia. Da un’altra parte troviamo invece l’ala radicale del s. utopistico. Il fallimento ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] dei prezzi
Il vertiginoso aumento dei prezzi che, soprattutto a partire dalla metà del Cinquecento, colpì in primo luogo la Spagna comunque, insieme a elementi di discontinuità più o meno radicali e più o meno violenti, anche elementi di continuità. ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] di libertà e pluralismo proprie dello Stato di diritto. Il modello totalitario prevede la preminenza del partito unico sullo Stato; un radicale antipluralismo politico e sociale; l’ideologia della «rivoluzione permanente» e del «nemico oggettivo» per ...
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Uomo politico greco (Proti, Macedonia, 1907 - Atene 1998). Deputato per il partito populista dal 1935, ministro del Lavoro (1947-48), poi dei Trasporti e quindi dell'Assistenza pubblica (1948-50), della [...] Difesa (1950); staccatosi dal partito populista, resse il ministero dei Lavori pubblici dal 1952 al 1955 nel gabinetto Papàgos e, morto quest'ultimo, divenne primo ministro. Governò il paese, alla guida dell'Unione radicale, sino al 1963, quando si ...
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Uomo politico italiano (Belforte all'Isauro, Pesaro, 1857 - Milano 1928); democratico-radicale, diresse (dal 1889) il giornale La provincia di Mantova; passò nel 1903 al partito socialista, cui mise a [...] Mussolini (1912-14) e quindi membro del comitato di direzione dell'Avanti, membro della direzione del partito socialista (1914), e per qualche tempo (1921) segretario del partito; deputato (1919-21; 1924-26), partecipò alla secessione dell'Aventino. ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] modello di riferimento per questa trasformazione è stato il Partito socialista democratico di Germania, nato nell’ultimo quarto del e nel contempo l’adesione a un’ideologia marxista radicale. Il rafforzamento del p. socialdemocratico fece sorgere ...
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Tocci, Terenzio. – Uomo politico (San Cosmo Albanese, Cosenza, 1880 - Tirana 1945). Di osservanza mazziniana e acceso filoalbanese, emerse nei primi anni del Novecento come agitatore e propagandista del [...] repubblicanesimo radicale italiano e della rinascita italo-albanese. Il quadro delle sue riflessioni repubblicane si ricava dai volumetti 1940-42) e al disarmo delle forze militari italiane da parte della Wehrmacht (8 sett. 1943) si attivò per aiutare ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...