di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] significati e di conseguenze, consiste nella ristrutturazione della d. americana e, più specificamente, del Partitorepubblicano. Non più soltanto conservatore, il Partitorepubblicano, nella sua parabola da R. Reagan (1980-1988) a G.W. Bush (eletto ...
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L'Italia fu il paese in cui, alla fine della seconda Guerra mondiale, si verificò con maggiore acutezza un ritorno di spirito federalista, nell'ambito nazionale, con tendenze a più o meno ampie autonomie [...] non risolvibili in una unifomne legislazione. Le posizioni più risolute in senso regionalista vennero assunte dal Partitorepubblicano e dalla Democrazia cristiana, mentre a rigide affermazioni unitarie si ancorarono, per esigenze diverse, comunisti ...
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Uomo politico italiano (Palermo 1903 - Roma 1979). Tra i fondatori del Partito d'azione (1942), nel 1946 aderì al Partitorepubblicano, di cui fu segretario (1965-75). Deputato (dal 1946) fu, negli anni, [...] lo sviluppo del Mezzogiorno. Ministro del Bilancio nel quarto gabinetto Fanfani (1962-63), fu eletto segretario del Partitorepubblicano nell'aprile 1965 e come tale sostenne l'opportunità di una coalizione di centro-sinistra. Confermato segretario ...
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Uomo politico (Giuncarico, Grosseto, 1899 - Roma 1991). Giornalista, militante nel Partitorepubblicano, fondò e diresse l'Italia libera. Esule in Svizzera (1926), ne fu poi espulso (1933); organizzò e [...] Uniti uno dei rappresentanti della Mazzini Society. Rientrò in Italia dopo l'aprile 1945 e divenne segretario del Partitorepubblicano. Deputato alla Costituente e alla Camera dei deputati dalla I alla IV Legislatura, fu vicepresidente del Consiglio ...
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Con riferimento alla storia parlamentare europea, tendenza ‘democratica’ del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare ha tenuto sempre la sinistra dei partiti liberali.
Il r. inglese
Il [...] assunsero quella di radicals, tratta dalla politica inglese. Lo stesso termine designò poi un gruppo autonomo del Partitorepubblicano, impegnatosi per l’applicazione più ampia del suffragio, l’istruzione laica gratuita e obbligatoria, la separazione ...
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Uomo politico italiano (Faenza 1891 - Roma 1980); leader storico del socialismo italiano. Brillante giornalista, durante il ventennio fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e dell'antifascismo [...] il PSDI di Saragat e il PRI di La Malfa nei governi di centrosinistra.
Vita e attività
Entrato giovanissimo nel Partitorepubblicano italiano, ha partecipato a numerose manifestazioni e conobbe i primi giorni di prigione. Nel 1909 fu tra i promotori ...
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Uomo politico turco (İstanbul 1925 - Ankara 2006). È stato primo ministro della Turchia nel 1974, nel 1977, nel 1978-79 e nel 1999-2000.
Vita e attività
Deputato dal 1957 del Partitorepubblicano del [...] 1978-79), dopo il colpo di stato militare del sett. 1980 fu escluso dall'attività politica fino al sett. 1987. Presidente del Partito della sinistra democratica, dal sett. 1987 al marzo 1988 e di nuovo dal genn. 1989 fino al 2004. Dopo le dimissioni ...
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Storico, giornalista e uomo politico (Firenze 1925 - Roma 1994). Professore di storia contemporanea all'univ. di Firenze dal 1950, fu direttore de Il Resto del carlino (1955-68), del Corriere della sera [...] (1968-72) e dal 1978 della Nuova Antologia. Socio nazionale dei Lincei dal 1992. Senatore per il Partitorepubblicano italiano dal 1972 (dal 1991 senatore a vita), ricoprì le cariche di ministro per i Beni culturali e ambientali (1974-76) e della ...
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Gruppo di intellettuali, analisti politici, funzionari (noti anche come neocons), sviluppatosi negli USA dalla fine degli anni 1960. Il termine comparve in quegli anni per indicare quegli esponenti progressisti [...] del filosofo L. Strauss. Durante gli anni della presidenza di R. Reagan la visione neoconservatrice guadagnò influenza nel Partitorepubblicano. La fine della guerra fredda lasciò i n. privi del loro nemico storico, ma essi hanno conosciuto una ...
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Uomo politico iraniano (n. Rafsangiān, Kermān, 1934). Seguiti studî religiosi, affiancò Khumainī nell'opposizione allo scià e, nel 1979, dopo la destituzione di questo, fu tra i fondatori del Partitorepubblicano [...] islamico. Durante il conflitto con l'Iraq (1980-88) è stato membro del Consiglio supremo di difesa e, nel 1988-89, comandante in capo delle forze armate. Morto Khumainī, R. è stato eletto presidente della ...
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repubblicano
agg. [der. di repubblica]. – 1. a. Retto a repubblica: paese, stato repubblicano. b. Che appartiene a un paese retto a repubblica: governo, esercito r.; magistratura repubblicana. 2. Che è favorevole alla repubblica, che parteggia...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...