Uomo politico ed economista austriaco (Vienna 1877 - Parigi 1941). Si laureò in medicina ed esercitò la professione nella città natale. Trasferitosi a Berlino, entrò nel partito socialista, fu redattore [...] (1907-15), e direttore della Freiheit (1918-22). Esponente del Partitosocialdemocratico indipendente (USPD), fu fautore della riunificazione con il Partitosocialdemocratico tedesco. Deputato al Reichstag (dal 1924), fu ministro delle Finanze del ...
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Uomo politico e storico (Berlino 1889 - New York 1943). Allievo di O. Hirschfeld e di E. Meyer, pubblicò diversi studî di storia romana e italica, con particolare riguardo alle vicende costituzionali dell'Italia [...] Italiker, 1913; Geschichte der römischen Republik, 1921). Dopo il 1918 si diede alla politica, entrò successivamente nel Partitosocialdemocratico indipendente tedesco, poi in quello comunista e fu deputato al Reichstag (1924-28). Dopo l'avvento del ...
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Uomo politico tedesco (Schwelm 1899 - Essen 1976). Dirigente industriale e giurista, durante la Repubblica di Weimar entrò nel Partito cristiano sociale e si oppose poi al nazismo; dopo la seconda guerra [...] occidentale. Lasciata l'Unione democratico-cristiana, creò nel 1952 il Partito popolare pantedesco che, battuto nelle elezioni del 1953, si sciolse nel 1957. Aderì allora al Partitosocialdemocratico e dal 1966 al 1969 fu ministro della Giustizia nel ...
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Rivoluzionaria e pedagogista russa (Pietroburgo 1869 - Mosca 1939). Sin dalla prima giovinezza aderì al partitosocialdemocratico russo; esiliata in Siberia, vi sposò Lenin nel 1897. Dopo che questi fu [...] la rivoluzione diresse l'organizzazione per l'istruzione degli adulti (è del 1916 un suo scritto sull'educazione popolare e la democrazia) fino al 1939. Dal 1927 fu membro del Comitato centrale del partito e membro del presidium del Soviet Supremo. ...
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Uomo politico danese (Aarhus 1906 - Copenaghen 1960). Deputato allo Storting dal 1936 e segretario del partitosocialdemocratico dal 1939, fu uno dei capi della Resistenza contro l'occupazione tedesca. [...] Ministro delle Finanze nel 1945, poi dal 1947 al 1950, nel 1953 divenne ministro degli Esteri nel gabinetto Hedtoft, al quale successe come presidente del Consiglio (1955-57) ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partitosocialdemocratico [...] Esposto agli attacchi della "destra" e poi anche della "sinistra" socialdemocratica, K. si trovò a poco a poco costretto nel ruolo di esponente teorico del "centro" ufficiale del partito, cominciando così ad assumere, col tempo, il ruolo di difensore ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] base programmatica all'Associazione generale degli operai tedeschi (1863), nucleo del futuro Partitosocialdemocratico. Fautore del suffragio universale, nell'opera Herr Bastiat - Schulze von Delitzsch, der ökonomische Julian, oder Kapital und Arbeit ...
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Uomo politico e letterato russo (Poltava 1875 - Mentone 1933). Boscevico, visse in esilio in Europa fino al 1917. Tornato in Russia, dopo la Rivoluzione divenne commissario del popolo per l'Istruzione; [...] Stalin. Scrisse drammi storici e saggi critici sulla letteratura e sull'arte.
Vita
Entrato giovanissimo nel partitosocialdemocratico russo, aderì poi alla frazione bolscevica. Costretto a emigrare dopo la rivoluzione del 1905, ruppe politicamente ...
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Uomo politico e scrittore tedesco (Schlawe, Pomerania, 1846 - Berlino 1919). Appoggiò dapprima Lassalle e la sua Associazione generale degli operai tedeschi; collaborò poi a giornali nazional-liberali [...] , entrando, durante la prima guerra mondiale, nella lega spartachista; fu anche deputato per il partitosocialdemocratico indipendente. Oltre all'importante ruolo svolto come storico della socialdemocrazia tedesca e del movimento operaio in ...
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Filosofo e uomo politico tedesco (Tostedt, Lüneburg, 1886 - Cambridge, Massachusetts, 1961). Dopo aver studiato economia, diritto e filosofia a Monaco, Berlino, Ginevra e Jena, soggiornò in Inghilterra [...] entrò in contatto con la Fabian Society. Rientrato in Germania, nel 1919 aderì al Partitosocialdemocratico tedesco indipendente, e nel 1920 al Partito comunista tedesco unificato. Nel 1923 pubblicò Marxismus und Philosophie (trad. it. 1966); dal ...
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socialdemocratico
socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma la priorità delle forme di lotta...