scudo Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (ancora in uso per tale scopo presso alcuni popoli) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di ordine pubblico. Consiste in una [...] per la forma sia per la funzione protettiva esplicata.
Araldica
Superficie o campo su cui si posano le figure, le pezze e le partizioni. La foggia dello s. cambia nei secoli, influenzata dagli stili dell’epoca e dall’uso dello stesso (v. fig.). Alle ...
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Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] testa in maestà).
Impugnante Il braccio che impugna una mazza, una spada ecc.
Inchiavato A. delle figure araldiche (pezze) o partizioni con i bordi o il bordo a denti lunghi e triangolari.
Ingollante e ingollato Animali nell’atto di ingoiare figure o ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] R su E: precisamente due elementi x, y di E si dichiarano equivalenti se appartengono a uno stesso elemento Ai della partizione. In altre parole le classi della p. sono assunte a classi di equivalenza di R. Viceversa ogni relazione di equivalenza in ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] e dei cavalieri nei tornei e nelle giostre cavalleresche. È indispensabile, inoltre, per distinguere le partizioni di uno scudo (➔ partizione).
Una delle principali regole dell’araldica impedisce la sovrapposizione degli s., cioè di colore su colore ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] ecc. Questo è il metodo decisamente più diffuso in quanto modifica ma non altera l’arma di origine.
i) Aggiungendo partizioni, il cui uso deriva dalla concessione di feudi ai rami cadetti che inquartavano o partivano l’arma di appannaggio con quella ...
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partizione
partizióne s. f. [dal lat. partitio -onis, der. di partiri «dividere»]. – 1. a. Divisione, distribuzione in parti: la p. in capitoli della materia di un libro; la p. dei beni (più com., spartizione). Nella retorica classica (lat....
ritrinciato
agg. [comp. di ri- e trinciato]. – In araldica, scudo r., lo scudo trinciato che nella prima o nella seconda sezione sia nuovamente trinciato; anche nelle partizioni straordinarie, in una delle successive partizioni, lo scudo può...