Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] subentrano complicanze o ostacoli, il p. si dice distocico; è chiamato operativo quando è necessario un intervento strumentale (o corpo mobile) attraverso il canale del p. (pelvi e parti molli). È per tale ragione che nel p. sono considerati tre ...
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SORDITÀ
Roberto Filipo
(XXXII, p. 156)
Per s. s'intende un deficit della funzione sensoriale uditiva di entità tale da costituire motivo di grave menomazione sociale. In funzione di una quantificazione [...] insorgere durante il periodo perinatale (ipoanossia da partodistocico; ittero nucleare da incompatibilità di gruppo delle latenze delle diverse onde, o dalla destrutturazione di una parte o di tutto il tracciato. I potenziali a latenza media ...
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Il bambino nel periodo compreso fra il momento della nascita e le prime 4 settimane di vita. La prima settimana di vita, detta periodo neonatale precoce, rappresenta il periodo critico di adattamento alla [...] ostetriche. - I traumi che il n. può subire durante un parto particolarmente laborioso o, più spesso, espletato mediante un intervento ostetrico (partodistocico), oltre a concorrere all’instaurarsi di manifestazioni emorragiche, possono determinare ...
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LA TORRE, Felice
Ettore Calzolari
Nacque da Domenico e da Domenica Pagano il 3 maggio 1846 a Savoca, presso Messina, e qui compì i primi studi. Trasferitosi a Messina, dopo aver conseguito, nel 1864, [...] sifilide uterina, in La Clinica ostetrica, VI [1904], pp. 357-372; Gravidanza eccezionalmente e gravemente complicata; partodistocico; morte della madre e del figlio, ibid., X [1908], pp. 217-231; Voluminoso polipo uterino gravemente complicato ...
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FABBRI, Giovan Battista
Luciano Bonuzzi
Nacque il 7 apr. 1806 a San Michele in Bosco, sopra Bologna, da Marco Antonio, economo del penitenziario che allora si trovava a San Michele, dove oggi ha sede [...] all'ostetricia. Convinto dell'utilità delle dimostrazioni e della pratica sperimentale, raccomandò di simulare il partodistocico con adeguato tirocinio sul cadavere opportunamente preparato (Utilità dell'ostetricia sperimentale, ibid., II [1862], pp ...
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GENTILI, Attilio
Mario Crespi
Nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 20 dic. 1877 e, compiuti gli studi ginnasiali nel seminario vescovile locale e quelli liceali a Venezia, si iscrisse al corso di laurea [...] 449-491, in coll. con A. Serra); alcune interessanti osservazioni di patologia e di chirurgia ostetrico-ginecologica (Partodistocico per voluminoso linfo-angioma della regione carotidea, mammaria ed ascellare del feto, in Ginecologia, VI [1909], pp ...
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EMILLIANI, Gaetano
Loris Premuda
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 17 dic. 1773 da Giacomo, possidente, e Susanna Angelini. Compiuti gli studi nella città natale, si iscrisse a Roma alla facoltà [...] di raro equilibrio subì accuse ingiuste da P. Morini, chirurgo secondario condotto in Faenza. Nel 1824, in un caso di partodistocico, il Morini chiamò a consulto l'E., dopo essere intervenuto con il forcipe e altri strumenti. La paziente morì e il ...
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Visita medica
Pietro Cugini
Attraverso la visita medica si attua la prima delle fasi che costituiscono il processo logico-pratico tramite il quale si perviene alla formulazione della diagnosi medico-chirurgica: [...] stato di salute materno nel corso della gravidanza al cui termine il paziente è nato. Le notizie sul parto si compendiano nei termini eutocico e distocico, a seconda che la nascita sia avvenuta senza complicanze per via vaginale e a termine, o con ...
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distocico
distòcico agg. [der. di distocia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, di parto che si svolge in maniera diversa da quella normale e fisiologica.
parto2
parto2 s. m. [lat. partus -us, der. di parĕre «partorire», part. pass. partus]. – 1. Con riferimento agli animali mammiferi, espulsione (o estrazione) del feto e degli annessi fetali dagli organi genitali materni: p. spontaneo, espletato...