Teologo protestante (Berlino 1891 - Starnberg, Baviera, 1985). Il suo pensiero è chiaramente espresso nel volume Säkulare Religion (1932), in cui si tenta di individuare la purezza della fede, che verrebbe [...] tecnica). Altre opere: Warum ich noch ein Christ bin? (1938); Das Evangelium, dem Menschen unserer Zeit dargestellt (1940); Parusia. Hoffnung und Prophetie (1960); Wiederstand und Wagnis. Vom Glauben im Zeitalter der Angst (1982). I suoi scritti sono ...
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Autore di un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei Padri apostolici e datato ai primi decenni del 2º sec.
Opere
Dalla [...] coloro che siano cristiani da qualche tempo. Questa possibilità è data in vista dell'imminente tribolazione che precederà la parusìa del Signore: c'è tempo finché la torre è in costruzione; ma sarà ultimata presto. La datazione suggerita concorda ...
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Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - ivi 2005); ha insegnato letteratura francese nell'università di Firenze. Fin dall'esordio (La barca, 1935), recò nella cultura poetica dell'ermetismo [...] al cristallo / gioioso in cui s'invitria" (Non chiederle altro). Sempre più la poesia di Luzi sembra invocare "ascensioni umane" e parusìa, come in Un mazzo di rose, che compie l'edizione, nei "Meridiani", di Tutte le poesie, 1998: "Pure tutto cuoce ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] più soltanto con le antiche categorie profetiche del "giorno di Dio" (e della sua ira), ma anche con quelle ellenistiche della parusìa, cioè dell'avvento solenne e rassicurante del Signore (cfr. I Tess. 4, 13-17). Le posteriori lettere ai Colossesi e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] . Poiché nel tempo della Chiesa ogni generazione dura trent’anni, nella Genealogia gli eventi finali (venuta dell’Anticristo, parusia, fine del mondo) sono dunque previsti per il 1260.
L’impianto è binario, in quanto pone le quarantadue generazioni ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] corpus paolino, alla questione sinottica con particolare riferimento all'autenticità del Vangelo di Matteo, al problema della parusia nei discorsi escatologici di Gesù e nelle affermazioni di Paolo nella Prima lettera ai Tessalonicesi (Turvasi, 1974 ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] dell'Apocalisse relative alla sconfitta dell'Anticristo e al millennio dei giusti, e, infine, della seconda venuta di Cristo (parusia) prima del millennio. Attraverso le opere di Duguet, d'Etémare, Lacunza, Joubert, Desfours de la Genetière, Lambert ...
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parusia
paruṡìa s. f. [dal gr. παρουσία, propr. «presenza»]. – 1. In filosofia, termine usato nel platonismo per designare la «presenza» dell’idea nella realtà sensibile. 2. a. Nel greco della koinè, con sign. tecnico, la venuta e presenza...
Anticristo
(e anticristo) s. m. [dal lat. Antichristus, gr. ᾿Αντίχριστος]. – Nelle Sacre Scritture (in partic. nell’Apocalisse e nella 2a Lett. di s. Paolo ai Tessalonicesi), il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo ma che da Cristo sarà...