falso
Guido Favati
Ha numerosissime occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto. E adoperato sia come attributo che come predicato; talvolta anche come sostantivo.
Significa " non vero ", " erroneo [...] folh 26, chiama la sua donna " la fausa de mala merce ".
Ha valore anfibologico (" finta " è la vacca di legno e " disonesta " Pasifae che per godere del coito con il toro di Poseidone vi si nasconde), laddove si parla del Minotauro come de l'infamia ...
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LABIRINTO
P. E. Pecorella
L'origine del nome (gr. λαβύρινϑος, lat. labyrinthus) rimane tuttora non chiara. Il suffisso -ινθος, proprio dei nomi preellenici e di ambiente mediterraneo, lo denuncia come [...] Preller è addirittura più radicale e pensa ad "una allegoria del cielo stellato" identificando il Minotauro con il dio del sole e Pasifae con la dea della luna. Anche secondo lo Hoefer il L. come edificio vero e proprio sarebbe un'invenzione del mito ...
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È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] vinta dalla passione per Giasone, dimentica ogni suo dovere verso i genitori e il fratello. Nelle eroine cretesi Pasifae, Arianna e Fedra dobbiamo piuttosto riconoscere altrettante ipostasi della dea; specialmente l'amore di quest'ultima per Ippolito ...
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Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] annunzia che l'esporrà sulla piazza perché dia di sé spettacolo osceno e ripugnante con una donna delinquente che farà da Pasifae. Fugge allora inorridito a Cencrea (sul golfo Saronico), e addormentatosi sulla riva del mare vede in sogno la dea Iside ...
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ORACOLO (lat. oraculum, ossia responso uscito dalla bocca della divinità debitamente consultata, poi anche il luogo dove questo responso viene dato; in gr. χρησμός [da χράω "faccio sapere"] per il responso, [...] G., a Delfi; G. (Demetra), a Patre in Acaia; G., a Olimpia. Glauco, a Delo. Glicone, ad Abonotico in Paflagonia. Ino Pasifae, a Epidauro Limera in Laconia; I. P., a Talame in Laconia. Menesteo, presso Gades nella Betica. Mopso e Anfiloco, a Mallo in ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] Udine solo nei primi anni Venti. Penni è qui titolare dei modelli per le scene con Dedalo che costruisce la mucca per Pasifae (Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, GDSU), per la Festa di Venere (New York, Museum of art, Schindler Collection), per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Romani e gli animali
Cristiana Franco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo antico in generale il rapporto della specie umana [...] donne condannate alle belve vengono stuprate da asini o tori, in quest’ultimo caso per inscenare il mito di Pasifae (Marziale, Sugli spettacoli, 6; Apuleio, Metamorfosi, X 23-34).
Magistrati e, in seguito, imperatori dedicano il massimo della loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura fantastica si sviluppa nel XIX secolo attraverso un percorso complesso [...] nero che deponeva man mano sul piatto) coi grani di pepe e di ortica, tolti dai vasi di Messalina, contessa A*** e Pasìfae aggiùntovi inoltre un pò di pelle agnellina della Vèrgine-Madre riunita alla pelle di cagna d’Ipparchia, e un po’ del cervello ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] una maschera dietro la quale nascondere gli errori, le paure o i desideri proibiti dell'animo umano. Dal mito greco di Pasifae e il toro sino alle favole dell'epoca medievale che riprendono il mito di Leda e il cigno, dietro al racconto fantastico ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] (dotato, secondo la dottrina cabalistica, di triplice anima) cioè della mens derivata immediatamente da Dio. Nel quinto, il simbolo di Pasifae e del toro richiama l'unione dell'anima con il corpo, e cioè la creazione dell'"huomo esteriore". Nel sesto ...
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minotauro
minotàuro s. m. [dal lat. Minotaurus, gr. Μινώταυρος, comp. di Μίνως «Minosse» e ταῦρος «toro»]. – 1. a. Nella mitologia greca (per lo più come nome proprio e con iniziale maiuscola), essere mostruoso rappresentato con corpo d’uomo...
progenie
progènie s. f. [dal lat. progenies, der. di progignĕre «generare»] (poco com. il plur., invar.), letter. – 1. a. Stirpe, discendenza: la p. di Carlomagno; la p. dei Napoleonidi; nobile, illustre p.; Te dalla rea progenie Degli oppressor...