Nel Nuovo Testamento, con riferimento agli usi giudaici, il giorno di preparazione: il venerdì, cioè, quando gli Ebrei preparavano quanto era necessario per celebrare la festività del sabato. Nel Vangelo [...] di Giovanni (19, 14) la parola è riferita alla Pasqua. ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovo di Roma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] delle diverse chiese. Contro la consuetudine degli Asiatici di solennizzare la Pasqua nel 14º giorno dal plenilunio di marzo, impose la celebrazione della festa per la domenica successiva a quella data. Si oppose poi con energia al diffondersi delle ...
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BONFIGLIO
Paolo Cammarosano
Era canonico della cattedrale senese nel novembre del 1213 quando la badessa di S. Abbondio lo istituì suo procuratore nelle vertenze con il monastero di S. Eugenio; circa [...] un anno dopo B. era arcidiacono; nel giorno di Pasqua (10 aprile) del 1216, a Roma in S. Maria Maggiore, venne consacrato vescovo da Innocenzo III e già il 17 aprile celebrò messa nella propria cattedrale.
Nei primi anni di episcopato B. si vide ...
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SISTO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea assegna al suo episcopato la durata di dieci anni, dal 119 fino al 128 (Historia ecclesiastica IV, 4; 5, 5; Chronicon, ad aa. 119, 128). [...] V, 24, 14), secondo cui S. (ΞύστοϚ, Xystus, Sixtus, Syxtus) era tra i predecessori di Vittore che, pur non celebrando la Pasqua cristiana secondo il calendario giudaico alla data del 14 del mese di nis¯an, non avrebbe imposto l'uso della Chiesa ...
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(gr. λῶρος) Lunga sciarpa con pietre preziose che nella tarda antichità e a Bisanzio si avvolgeva sugli omeri per ricadere davanti con una banda, mentre l’altra dietro la vita era raccolta sull’avambraccio. [...] Tipico dell’imperatore e dell’imperatrice, al l. si attribuivano significati simbolici: indossato in occasione della Pasqua, alludeva a Cristo nel giorno della Resurrezione. ...
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Congregazione religiosa (Congregazione della Risurrezione di Nostro Signor Gesù Cristo) fondata a Parigi nel 1836 dai tre emigrati polacchi Bogdan Jański, Piotr Semeneńko e Hieronim Kajsiewicz, per l’apostolato [...] religioso tra i compagni d’esilio. Morto Jański ancora laico (1840), gli altri due divennero sacerdoti a Roma nel 1842, il giorno di Pasqua (di qui il nome dato alla congregazione). ...
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pellegrinaggio
Pratica religiosa che consiste nel recarsi, individualmente o collettivamente, in un luogo sacro per compiervi atti di religione, anche a scopo votivo o penitenziale. Il p. è diffuso in [...] moltissime religioni fin dall’epoca antica: in Egitto, nella religione ebraica antica (p. rituale a Gerusalemme in occasione della Pasqua e di altre feste), nell’antica Grecia (p. ai santuari e agli oracoli), come pure nella religione induista ...
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Grande recinto monumentale costruito e usato dai Polinesiani quale luogo di culto; insieme alle ahu, piattaforme di pietra per uso funerario, e alla statuaria, le m. rappresentano in Polinesia la grande [...] arte megalitica diffusa ininterrottamente dall’Asia sud-orientale attraverso l’Indonesia e gli arcipelaghi dell’Oceania fino all’Isola di Pasqua. Di forma rettangolare o quadrata, erano costituite da mura a secco o da pietre piatte; uno dei due lati ...
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Eretico (sec. 4º), originario del Ponto. Amico di Eustazio che, eletto vescovo di Sebaste (356 circa), gli affidò la direzione dell'ospizio dei poveri, ne divenne poi avversario, rimproverandolo di aver [...] . Secondo s. Epifanio, che lo combatté, A. respingeva la distinzione tra vescovo e semplice sacerdote, la celebrazione della Pasqua in quanto rito giudaico, le preghiere pei defunti, l'obbligatorietà del digiuno: dottrine, come risulta dagli atti del ...
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Musica
Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 8 gradi della scala diatonica.
Religione
Periodo di sette giorni, che segue a una solennità, di cui è un prolungamento. L’uso liturgico ha un significato [...] il giorno senza tramonto, ossia l’eternità, di cui la festa cristiana è una pregustazione. Dapprima si celebrava solo l’o. di Pasqua, poi si introdussero quelle di Natale, di Pentecoste e altre. Oggi sono state conservate solo l’o. di Natale e di ...
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pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...
pasquare
v. intr. [der. di pasqua] (aus. avere), ant. – Trascorrere, festeggiare, celebrare la Pasqua, o anche altra festa che si indichi col nome di pasqua (in un luogo o insieme con qualcuno): essendo per una pasqua di Natale a pasquare...