BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] celebre recitativo del dottor Dulcamara nel Don Pasquale, seguì l'umoristico elenco di ricette e in Nuova Antologia, maggio 1953, pp. 65-72; G. Orioli, Considerazioni sul mondo poetico belliano, in Studi Romani, I (1953), pp. 521-533; Id., G. G. B., ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di Savoia; nuova insurrezione indipendentista del 1753 e generalato di Pasquale Paoli dal 1755 al 1769 con lotta a un tempo contro l’uno dell’altro, è calato nell’alone delle belle fiabe popolari.
Nei primi decenni del Cinquecento, il volgare ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] si era dimostrato fervido nemico della sua politica, Pasquale Malipiero.
Comincia il tempo di registrare perdite, anche l'Otello di Casa Ciran ai Carmini), creazioni tipiche fra le più belle di quella età e di grande significato il gruppo di S. Elena ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] per molti aspetti. Quello di Pascarella fu, infatti, un romanesco toscanizzato, risultato di un annacquamento se confrontato con quello di Belli. Più che dal fatto di non conoscere i sonetti del suo predecessore nel momento in cui cominciò a scrivere ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] vivranno oltre la morte con le loro anime negli spazi più belli del cielo, mentre i malvagi vedranno le proprie in balia di Apollo sul Palatino, va anche notato che la circostanza pasquale che apre il discorso quale lo leggiamo noi ben si adattava ...
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FERRETTI, Iacopo (Giacopo, Giacomo)
Franco D'Intino
Nacque a Roma il 16 luglio 1784 da Francesco Maria, titolare di una agenzia di spedizioni, e da Barbara Sardi, di origine viennese, figlia di un alto [...] fu lunga e feconda; ricordiamo il melodramma giocoso Olivoe Pasquale (teatro Valle, 7 genn. 1827), il cui , 582 s., 586, 592, 606-610; C. Muscetta, Cultura e poesia di G. G. Belli, Roma 1981, pp. 27 s., 43 ss., 50, 58, 219, 239, 381; F. Portinari ...
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D'AMELIO, Francesco Antonio
Angelo Romano
Nacque a Lecce il 5 giugno 1775 da Pasquale Fortunato e Maria Maddalena Altamura. Nulla si sa della giovinezza e dei primi studi. Trascorse gran parte della [...] contemporaneo, anch'egli impiegato nell'Ufficio del Registro e bollo - ma di Roma -, e poeta di ben altra tempra: il Belli), iI D. riacquista solo parzialmente dignità con la poesia.
Vi furono quattro edizioni (tutte a Lecce) delle Puesei a lingua ...
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lunare
agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in astronomia chiamate mari; mese l., il...
agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...