LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] Il Cinquecento, Milano s.d., pp. 134, 223; L. Pescetti, Mario Maffei, in Rassegna volterrana, VI (1932), pp. 74-76; G.A. Cesareo, Pasquino e pasquinate nella Roma di Leone X, Roma 1938, pp. 28, 253 s., 256, 258-260, 277, 299 s.; D. Gnoli, La Roma di ...
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BALDANI, Antonio
Luigi Moretti
Nacque nel 1691 a Roma, ove da poco il padre, famiglio degli Albani, si era trasferito da Soanne (oggi nel comune di Pennabilli, nel Montefeltro): alla casa Albani, e [...] e potenti di Roma, dovettero suscitare invidie e risentimenti contro il B., di cui s'avverte l'eco in una feroce "pasquinata" che corse per Roma durante il conclave del 1758 cui il B. partecipò come uditore del cardinale Albani (Vatic. Ferraioli 533 ...
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CRISPOLTI, Giovan Battista
Roberto Volpi
Nacque a Perugia, presumibilmente intorno al 1520, da una delle più illustri famiglie della città.
Nel 1549 fu capitaneus communis. Nel 1561 fu capitano del [...] stessa autorità non manca di appuntare gli strali della critica e dell'ironia, fino a riportare il testo dell'insolente "pasquinata" in morte del cardinale Sforza (Cronaca, p. 51) o a definire Sisto V "crudo e severissimo" (p. 132). Sembra persona ...
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MAIDALCHINI, Francesco
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1630 o nel 1631 a Viterbo da Andrea e Pacifica Feliciani, esponenti di famiglie della piccola nobiltà del Patrimonio. I suoi primi anni di vita trascorsero [...] degli Stati europei, p. 72). Un giudizio largamente condiviso negli ambienti curiali, che si tradusse in un fiorire di pasquinate sul M., messo in ridicolo per la scarsa intelligenza e per l'aspetto sgraziato, avvicinato a quello di una scimmia ...
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FORNARI, Callisto (Callisto da Piacenza)
Agostino Borromeo
Nacque a Piacenza il 18 apr. 1484. Nulla si sa dell'ambiente familiare in cui crebbe; v'è persino incertezza riguardo all'esatto cognome della [...] essere in quell'occasione particolarmente sferzanti perché di lì a due giorni fu trovata affissa in città una pasquinata nella quale il religioso veniva vituperato come "Flagello della setta lutherana / Et agozzino del vicario di Cristo", nonché ...
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BRACCI, Marco
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia di mercanti originaria di Vinci, trasferitasi in Firenze nel corso del sec. XIII, nacque in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV [...] Spagnoli scritta da Pietro Nores corredata di documenti, a cura di L. Scarabelli, in Arch. stor. ital., XII (1847), pp. 263 s.; Pasquinate di Pietro Aretino ed anonime per il conclave e l'elezione di Adriano VI, a cura di V. Rossi, Palermo 1891, pp ...
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BRANCONI, Giovanni Battista, detto Giovanni Battista da L'Aquila
Roberto Zapperi
Di nobile famiglia, nacque all'Aquila nel 1473 da Marino; ancora in giovane età, si trasferì a Roma per apprendervi l'arte [...] , 523; V. Rossi, Un elefante famoso, in Dal Rinascimento al Risorgimento, Firenze 1930, pp. 227, 231 ss.; G. A. Cesareo, Pasquino e pasquinate nella Roma di Leone X, Roma 1938. pp. 195 s.; C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, I, Roma ...
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FARNESE, Costanza
Roberto Zapperi
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, nacque a Roma in una data che non è attestata, ma che dovette cadere verso il 1500.
Il nome [...] , London 1890, ad Indicem; A. Luzio, in Giorn. stor. della letter. ital., XIX (1892), p. 102 (pubblica la pasquinata di Pietro Aretino); Concilium Tridentinum, ed. Soc. Goerresiana, Diaria, I, Friburgi Br. 1901, ad Indicem; F. Rabelais, Le cinquième ...
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CAPIZUCCHI, Biagio (Blasio)
Mirella Giansante
Nacque a Roma, figlio naturale di Marcello Capizucchi e di unadonna di "civile" condizione originaria della Corsica, Diana, probabilmente nel 1546.
Il padre [...] de' Medici. L'intervento del C., non scevro da minacce, fece scalpore suscitando divertiti commenti (fu diffusa un'allusiva pasquinata intitolata "Il medico ha perso la mula").
Portato a termine il reclutamento, il C. ritornò in Fiandra con 3.800 ...
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CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] ad essere conosciuto. Protezione che nel 1564 valse a sottrarre il poeta alla condanna in un fastidioso processo intentatogli per una pasquinata di cui la voce pubblica lo faceva autore.
Nel gennaio 1564 Pio IV decise di sopprimere tutte le legazioni ...
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pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...
pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.