cortese
Emilio Pasquini
Aggettivo di larghissimo impiego nei primi secoli, può valere semplicemente, anche in D., " garbato ", " gentile ", " urbano ", " educato ", " benevolo ": che è il semantema [...] sopravvissuto ancor oggi, spoglio di ogni implicazione ideologica, prevalente per ovvie ragioni nel Purgatorio.
Così in Rime CIII 70 e non sarei pietoso né cortese; CVI 150 bella, saggia e cortese / la ...
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tondo
Emilio Pasquini
Come aggettivo, assente - forse anche per la concorrenza di ‛ ritondo ' (v.) - in tutta l'opera minore di D., cui pure (stando ai lessici) andrebbe il merito della prima attestazione, [...] resta affidato alle numerose occorrenze della Commedia, con riferimento a luoghi o cose e una gamma semantica piuttosto monocorde, che oscilla intorno a valori solo tendenzialmente geometrici, " di figura ...
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vegliare (vegghiare; vigilare)
Emilio Pasquini
1. La forma ‛ vegliare ' da vigilare attraverso il provenzale velhar, con scarse occorrenze presso D., in genere legate al piano fisico non diversamente [...] dal sinonimo ‛ vegghiare ', sempre intransitivo (per il transitivo si dovrà attendere il Machiavelli).
All'unico esempio del Detto, nel più scontato nesso con ‛ dormire ' (Ma Amor l'ha sì a punto / nella ...
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zara
Emilio Pasquini
Di origine araba (zahr, nome popolare del " dado "), è in D. affidato a un unico luogo della Commedia (dove si può anche leggere azara o azzara, più prossimo alle forme galliche: [...] cfr. Petrocchi, ad l.), in Pg VI 1 Quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte, e tristo impara; / con l'altro se ne va tutta la gente.
La deliziosa scenetta ...
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vermo
Emilio Pasquini
Metaplasmo di declinazione rispetto al sostantivo latino della terza, il cui normale continuatore in -e è assente in Dante (anche se qualche copista l'adotta, come Po Vat, in Pg [...] X 129). E' nome generico di una vasta classe di animali che per la zoologia medievale comprendeva tipi diversissimi (oggi tenuti ben distinti); per D. avrà significato (come ancora per Tommaseo) " ogni ...
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alquanto
Emilio Pasquini
Converrà esaminarne distintamente le tre funzioni fondamentali, cioè di avverbio, di aggettivo e di pronome. Intanto, è singolare constatazione che nella Commedia non si esorbiti [...] dal primo valore (tranne che in un caso), mentre nelle opere minori le tre possibilità convivono (nel Fiore invece verifichiamo l'esclusione dell'iniziale).
1. All'interno dell'aspetto avverbiale prevale ...
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amoroso
Emilio Pasquini
Aggettivo di largo e fertile impiego in D., come nella lirica precedente: se è piuttosto raro in prosa, risulta più articolato semanticamente nella Vita Nuova e nelle Rime che [...] nella Commedia.
Il significato normale è quello che si richiama al sostantivo corrispondente (spesso personificato in D., come in genere negli stilnovisti), e cioè " di amore o Amore ", " che tratta dell'amore ...
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cenno
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo manca del tutto in prosa e nelle Rime, ed è quindi presumibile che D. l'avvertisse come termine ʽ comico ', per ciò stesso male acclimatabile nella terza cantica [...] (due sole occorrenze, contro le sette della seconda e le sei della prima).
Più vicino al semantema originario, del tardo-latino (Fulgenzio) cinnus (" segno con l'occhio ", " ammiccamento "), e più spesso ...
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celare
Emilio Pasquini
. Transitivo, per " nascondere ", " schermare ", " tener segreto ", " sottrarre alla vista ", anche riferito a entità astratte: Vn VII 6 18 per vergogna celan lor mancanza; XXII [...] 14 8 celar la dolorosa mente; Cv IV XXIX 10 la bontade con la sua grida oscuri e celi lo contrario che dentro è; e ancora in If XIV 101, XXII 27, XXIII 21, XXV 116, XXXI 36; Pg XVII 57 e col suo lume sé ...
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crine
Emilio Pasquini
Sostantivo col valore ovvio di " pelo ", " capello ", affidato unicamente all'uso ‛ comico ' in D., manca nelle opere minori, anche in Fiore e in Detto. Al singolare, in senso [...] collettivo per " chioma ", " capigliatura " (delle furie infernal): If IX 41 serpentelli e ceraste avien per crine.
Al plurale, equivale a " capelli ", " chiome ", per i crin mozzi di If VII 57, simbolo ...
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pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.
pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...