cinto
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo, al pari di tutti i termini della famiglia di ‛ cingere ', è di uso esclusivamente ‛ comico ', quindi ristretto al poema e per giunta di scarso rilievo, almeno [...] quantitativamente.
Ci si deve infatti riferire ad appena due passi: Pg XXIX 78 in quei colori / onde fa l'arco il Sole e Delia il cinto, dove sta per " alone ", in rapporto alla luna; e Pd XXIX 5 infin ...
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cuticagna
Emilio Pasquini
Termine di linguaggio ‛ umile ' piuttosto che ‛ comico ', adoperato solo una volta in uno fra i canti della Commedia più drammatici oltre che più densi di rime aspre e chiocce: [...] in If XXXII 97 Allor lo presi per la cuticagna. Vuoi dire " collottola ", " nuca ", anzi a essere precisi (col Buti), " la chioma dei capelli, che è nella collottola ": se ne ha conferma ai vv. 99 che ...
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cortesemente
Emilio Pasquini
Avverbio di modo, escluso per ragioni eufoniche o di misura dalla terzina dantesca; spoglio in apparenza delle implicazioni concettuali del sostantivo e dell'aggettivo corrispondenti, [...] quindi limitato all'accezione più banale e ancora viva di " benevolmente ", " dolcemente ".
Così in Vn XII 11 5 Tu vai, ballata, sì cortesemente; Cv IV XXV 1 soavi reggimenti, che sono dolce e cortesemente ...
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confidare
Emilio Pasquini
. Escluso dalla prosa e dalle Rime, entra nel lessico dantesco solo per pochi esempi della Commedia, nel valore di " aver fiducia ".
Regge un complemento con la preposizione [...] ‛ di ', in Pg XIV 129 tacendo, / facëan noi del cammin confidare, cioè " col loro silenzio ci davano affidamento di essere sulla giusta strada ".
Intransitivo pronominale o medio, con eguale costrutto, ...
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unghiato
Emilio Pasquini
Aggettivo, ‛ hapax ' dantesco, di forma e genesi participiale (ungulatus, " provvisto di unghie ", in Tertulliano, Minucio Felice e Marziano Capella), ma nel significato intensivo [...] (che è già nel latino di Festo) di " munito di unghioni, artigli "; si appoggia a un unico luogo della Commedia cui i lessici fanno seguire appena un altro esempio, volgare, dal volgarizzamento trecentesco ...
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accorgimento
Emilio Pasquini
. Due valori fondamentali si distinguono in D. e trovano del resto riscontro nell'uso coevo. Il primo, al singolare, più vicino al semantema originario (cfr. Accorgere), [...] è quello di " capacità mentale ", " intelligenza ", come in Pd IV 70; più interessante l'esempio offerto in prosa: Cv IV V 1 Non è maraviglia se la divina provedenza, che del tutto l'angelico e lo umano ...
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attenere
Emilio Pasquini
Due volte nell'Inferno, in funzione riflessiva: col valore, più vicino all'etimo di " tenersi stretto ", " afferrarsi saldamente ", in XXXIV 82 Attienti ben, veloce formula [...] ortatoria di Virgilio, che trova la sua motivazione al v. 70 Com'a lui piacque, il collo li avvinghiai. In XVIII 75 vale invece " fermarsi ", " soffermarsi ", " arrestarsi ", meno bene " reggersi con le ...
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vedovato
Emilio Pasquini
Participio passato con valore attributivo (latino viduatus, viduare, da Virgilio a Columella, Svetonio, Tertulliano); occorre in un luogo del Convivio (II II 2): passionata [...] di tanta misericordia si dimostrava sopra la mia vedovata vita, che li spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici.
Esplicito il richiamo alla chiusa della Vita Nuova, dove al poeta " privato ...
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vantare
Emilio Pasquini
Presenta due sole occorrenze nella Commedia, altrettante nel Convivio, una nel Fiore.
Transitivo, per " esaltare ", " celebrare " (ma già inclinante verso la diatesi media), [...] in Cv IV XVII 6 La nona [virtù] si è chiamata Veritade, la quale modera noi dal vantare noi oltre che siamo e da lo diminuire noi oltre che siamo, in nostro sermone: proprio sulla falsariga del commento ...
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affliggere
Emilio Pasquini
. Il testo critico di G. Petrocchi ha consentito di recuperare, sul tradizionale afiggon(o), " l'unico esempio del verbo che non sia al participio passato ", ci affliggono [...] i disiri, cioè " ci colpiscono ", in Pg XXV 106: se ne conosceva prima soltanto l'uso in una delle rime spurie (pure, confluita nelle concordanze Sheldon-White attraverso Fraticelli e Moore), Amor m'affligge, ...
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pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.
pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...