Musicista (Norimberga 1649 - Weissenfels 1725). Allievo di J. Schröder, G. Rovetta, A. M. Abbatini e B. Pasquini, fu organista e maestro di cappella a Halle e a Dresda. Compose musica teatrale, vocale-strumentale [...] e strumentale. Anche suo fratello Johann (Norimberga 1652 - Zittau 1735) fu organista e compositore ...
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GAFFI (Caffi), Tommaso Bernardo
WW. Marzilli
Nato a Roma intorno al 1665 da Girolamo e Barbara Poggi, fu allievo di B. Pasquini e svolse l'intera attività artistica nella città natale. In giovane età [...] ad assumere l'incarico di organista nella chiesa di S. Maria in Aracoeli con nomina a vita, succedendo al suo maestro Pasquini. Dal 26 marzo 1739 divise l'incarico con C. Pieri. Entrambi beneficiavano di una cosiddetta "regalia del sale", pari a 225 ...
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PIRANESI, Francesco
Chiara Lo Giudice
– Nacque a Roma nel 1761 (Morazzoni, [1920], pp. 44 s.) da Giambattista Piranesi e Angelica Pasquini. Secondo di cinque fratelli, beneficiò di un’educazione artistica [...] eccellente grazie alla frequentazione delle lezioni di Jakob Philipp e Johann-Gottlieb Hackert sul paesaggio, di Pierre-Adrien Paris sull’architettura e di Giovanni Volpato e Domenico Cunego sull’incisione ...
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Musicista (n. Ferrara 1575 circa). Come la sorella Raffaella fu monaca nel convento di S. Vito in Ferrara. Studiò con la sorella e con E. Pasquini il clavicembalo, raggiungendo alto grado di eccellenza. [...] Compose poi madrigali a 4 voci (pubblicati nel 1593) ...
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Musicista (Ferrara 1570 circa - ivi dopo il 1638), figlia di Giovanni Battista; fu priora nel monastero di S. Vito in Ferrara. Studiò musica con A. Milleville e con E. Pasquini, diventando una delle migliori [...] organiste del tempo. Sorella di Vittoria ...
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LEGHISSA, Silvano
Federico Di Trocchio
Nacque a Pola, in Istria, il 9 sett. 1914 da Giuseppe, falegname mobiliere, e Maria Fattor. Compì i primi studi nel liceo-ginnasio Giosuè Carducci per poi iscriversi, [...] e i primi del Novecento, il museo venisse trascurato e poi di nuovo ampliato e arricchito da E. Giacomini. Trascurato da Pasquini, fu ripreso dal L. che nel 1973 ne iniziò il riordinamento e la sistemazione con un assiduo lavoro che occupò gli ...
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Musicista (Spoleto 1604 - Roma 1670). Studiò a Roma con F. Soto de Langa, con G. B. Nanino e F. Suriano. Fu cantore (evirato) alla corte dei Medici e alla Cappella Sistina, maestro presso Cristina di Svezia. [...] Ebbe allievi famosi, tra i quali B. Pasquini. È ricordato soprattutto come compositore dell'opera Galatea (1639), che segna uno dei vertici della scuola romana secentesca. Scrisse anche musiche per commedie, un dramma sacro, oratorî, una cantata e ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] Zeno), ibid. 1725; Amalasunta (F. A. Bonlini), ibid. 1726. Pastorale a 2 voci e strumenti: Nigella e Tirsi (G. C. Pasquini), ibid. 1726. I due dittatori (Zeno), ibid. 1726. Festa: Ghirlanda di fiori, ibid. 1726. Don Chisciotte in corte della duchessa ...
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Musicista (Prato 1688 - Córdoba, Argentina, 1726). Entrato nella Compagnia di Gesù, fu inviato dapprima a Siviglia (1716), quindi (1717) a Buenos Aires e di lì (1718) a Córdoba, dove fu organista nella [...] morte. Celebre organista, fu compositore di elegante gusto melodico, dallo stile avvicinabile a quello di G. Frescobaldi e B. Pasquini. Scrisse, tra l'altro, oratorî, una cantata, e le importanti Sonate d'intavolatura per organo e cimbalo (1716). ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] (ms. 17.620); La Liberalità di Numa Pompilio, servizio di camera per il giorno natalizio di Carlo VI, poesia di G. C. Pasquini, 1745 (ms. 17.245); Dafne in alloro, serenata a tre voci (ms. 17.527). Tra gli oratori e le azioni sacre: La distruzione ...
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pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.
pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...