CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] , intorno al 1596, con passaggi anche a Bologna e Firenze (nel 1598 il C. è certamente a Milano, datando a quell'anno la lettera al pale è prova della già adulta attenzione dell'artista al livello e tipo di committenza e al relativo "decoro": un ...
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CRESPI, Luigi
Renato Roli
Nacque a Bologna il 23 genn. 1708 da Giuseppe Maria e da Giovanna Cuppini (Bologna, S. Pietro, Registro d. Battistero, ad a., c. 18v; Ibid., Bibl. com., ms. B 872: B. Carrati, [...] e passaggi di brillante abilità, da ritrovarsi in altri dipinti firmati e datati, egualmente di buon livello, che sono in Bologna, tutte di una grandezza in fogli Imperiali, dipinte a oglio, graticolate tali e quali" (lettera al Bottari del 3 ott. ...
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COMICI, Leonardo Emilio
Mario Barsali
Nato a Trieste da Antonio, operaio in un cantiere navale, e da Regina Cartago il 21 febbr. 1901, subito dopo gli studi medi, nel 1916, era entrato a lavorare come [...] del grande livello cui era arrivato, proprio nell'area dolomitica, l'alpinismo acrobatico tedesco a ridosso della sole delle Dolomiti, ibid. 1955. Notizie come il presunto passaggio nel corpo degli alpini, richiami militari, ecc., non risultano ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] simile a quello descritto negli stessi Motti. Ebbe certamente la capacità di muoversi con naturalezza tra un livello sociale su vari strati dei quali è difficile, a oggi, discernere con certezza i minimi passaggi. Dopo la morte del M. un anonimo ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] repliche autografe accanto a copie eseguite nella bottega o altrove; il fare è spesso frettoloso e il livello non uguale. Nei la espressione psicologica. Il tocco è nervoso, molle nei passaggi, nel colorito prevalgono toni di pastello, bruni dorati, ...
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MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] presenza del M. portò l'orchestra bolognese a un eccellente livello qualitativo, esplicato nell'esecuzione delle sinfonie beethoveniane, (largo uso di progressioni semitonali e di passaggi enarmonici), sia a Verdi per la dinamizzazione dei lunghi cori ...
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CAVAZZONI, Girolamo (Girolamo da Urbino, Girolamo da Bologna)
Oscar Mischiati
Figlio di Marc'Antonio, fu attivo dal 1540 al 1577 come organista e compositore: non si sa con esattezza dove e quando sia [...] nelle città viciniori: "Hieronymo da Urbino" vi figura al livello più alto con 80 scudi annui.
Il nucleo principale dell'opera chiaro schema tripartito a-b-a; l'andamento delle singole voci è reso più strumentale con passaggi e fioriture ornamentali ...
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DRAGONETTI, Domenico Carlo Maria
Rodolfo Baroncini
Nacque a Venezia il 7 apr. 1763 da Pietro e da Caterina Calegari, come risulta da una copia del certificato battesimale conservata alla British Library [...] passaggi di agilità e dalla forza espressiva che il D. era in grado di cavare da uno strumento così disagevole come il contrabbasso. A Fétis (The Harmonicon), che attribuisce l'alto livello della sezione dei contrabbassi della London orchestra alla ...
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LOTARIO da Cremona
Luca Loschiavo
Nacque sul finire degli anni Sessanta o, al più tardi, nei primi anni Settanta del XII secolo da una nobile e potente famiglia di Cremona. Si ritiene generalmente che [...] volere ammonire L. a condurre i processi senza saltare i necessari passaggi procedurali, non è a lui, come malignamente troppo esiguo materiale per poter esprimere un giudizio sul livello del suo insegnamento. Né si dovrebbe però accettare troppo ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] e il marchese di Torino, e, a più alto livello, dal minor interessamento dimostrato in questa occasione . stor. ital., XXXVI-XXXVII (1916), p. 104 n. 3; A. Vicinelli, Il passaggio di Bologna dal dominio pontificio ai Re d'Italia (876-1073), in Atti ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un ponte, del confine; il p. di un fiume a...
livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di un punto su una superficie (cioè, propriamente,...