Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] simile all’uomo. Nel complesso tuttavia la maggiore similitudine genetica dell’uomo allo scimpanzé indica che nel gruppo monofiletico il dell’individuo sarebbe stata l’esito di una patologia subita durante l’accrescimento.
A favore della seconda ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] che le fanno diventare funzionalmente un tutto unico.
Patologia
Disturbi del l. possono osservarsi sia nel periodo isolamento hanno mostrato che esso è ereditato totalmente per via genetica in certi animali (per es., nelle tortore), mentre ...
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(o ghiandola mammaria) Ghiandola cutanea, propria dei Mammiferi. Presenti (due nella specie umana) in ambedue i sessi, le m. sono compiutamente sviluppate solo nel sesso femminile, in cui hanno la funzione [...] ’ascella, la ghiandola mammaria e i muscoli vicini.
Patologia umana
Le anomalie e le malformazioni congenite possono interessare l intervenire fattori ormonici, accanto a una disposizione genetica o a fattori irritativi). Determinano la formazione ...
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Botanica e zoologia
Nella sistematica botanica e zoologica, definizione di una categoria sistematica o taxon (classe, genere, specie ecc.). Dalla d. devono risultare i caratteri differenziali rispetto [...] arteriosi sia venosi).
D. prenatale
D. effettuabile sull’embrione e sul feto allo scopo di evidenziare patologie di natura genetica e/o malformativa, attraverso tecniche che possono essere di natura invasiva (amniocentesi, prelievo dei villi coriali ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] effetti di tali modificazioni sono particolarmente utili per studiare numerose patologiegenetiche umane, l'autoimmunità e altri disturbi del sistema immunitario, alcune patologie neurologiche, le malattie congenite, alcuni tipi di tumore, malattie ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il prione è un agente infettivo con caratteristiche non convenzionali: ha dimensioni più piccole dei virus ed è incredibilmente resistente alle procedure impiegate per rimuovere [...] normale e non presentano segni clinici o lesioni patologiche particolari. Questi topi, tuttavia, sono resistenti all Calabria e Campania. La durata della malattia nei pazienti con MCJ genetica è generalmente più breve (la mediana è quattro mesi) che ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] , 1973; v. De Renzi e altri, 1969).
È noto, in patologia, in seguito alla pubblicazione di R. Brain (v., 1941), che l periferia sensitiva, potrebbe fornire un quadro ideale per una programmazione genetica e periodica del cervello. J. P. Sastre (v., ...
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Etologia
Danilo Mainardi
di Danilo Mainardi
Etologia
sommario: 1. L'etologia come scienza naturale. 2. Il comportamento direttamente controllato per via genetica e l'evoluzione del comportamento. 3. [...] Parsons (v., 1967).
Altri caratteri comportamentali sono controllati geneticamente da una o poche coppie di geni, o per lo , perché si possa effettivamente parlare di comportamento patologico, occorre che questo sia maladattativo nel contesto ...
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Rene
Gabriella Argentin
Giulio A. Cinotti
Il rene è un organo proprio dei Vertebrati, che assicura l'eliminazione dall'organismo (attraverso un complesso meccanismo di filtrazione glomerulare e riassorbimento/secrezione [...] in altre sedi dell'organismo. Un esempio di vera e propria patologia da accumulo è quella che si osserva in corso di amiloidosi necessario il ricorso a particolari tecniche di indagine genetica. La malattia progredisce lentamente e raggiunge lo stadio ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
tubercolo
tubèrcolo s. m. [dal lat. tubercŭlum «piccola escrescenza, piccolo tumore», dim. di tuber: v. tubero]. – Piccola protuberanza sulla superficie di un corpo organico o inorganico. Con particolari sign. nelle scienze biologiche: 1....