Teodoro I Papa
Teodoro I
Papa (n. Gerusalemme-m. Roma 649). Di origine orientale, successe nel 642 a Giovanni IV e lottò contro il monotelismo condannato dal suo predecessore, opponendosi così al patriarca [...] diCostantinopoli Paolo II, e cercando l’appoggio dell’imperatore Costante II (630-668). ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] Mosca, ma nel 1923 essa fu posta sotto la protezione del patriarcadiCostantinopoli. La Chiesa ortodossa del Monte Sinai dipende dal patriarcatodiCostantinopoli e comprende meno di un migliaio di fedeli retti dall’igumeno o superiore del monastero ...
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Figlio (m. 935) di Marozia e, forse, di papa Sergio III, eletto per volere della madre come successore di Stefano VIII (931); ribellatosi il fratello Alberico II alle nuove nozze della madre con Ugo di [...] G. fu dapprima messo in carcere, poi seguitò a esercitare le sue funzioni ecclesiastiche senza avere più alcuna influenza politica; fece ampie concessioni a favore del patriarcadiCostantinopoli per agevolare i buoni rapporti di Alberico coi Greci. ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] d’Oriente. Noto anche come scisma greco o bizantino, è la separazione verificatasi fra la Chiesa romana di lingua e rito latino e il PatriarcatodiCostantinopoli, con tutte le diocesi a esso sottoposte o collegate, dopo il 1054, per contrasti fra il ...
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Teologo (Germanicia, od. Maraş, ultimo quarto del sec. 4º - Grande Oasi di el-Khārga 451). Le sue dottrine furono condannate dal concilio di Efeso nel 431. N. diede il nome all'eresia nestoriana o nestorianismo, [...] alla realtà umana della vita del Cristo, che la disposizione mistica della rivale scuola di Alessandria tendeva a sommergere nella natura divina. Nel 428 fu patriarcadiCostantinopoli. Entrò in urto con i monaci e con il popolo per aver ottenuto l ...
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Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] piuttosto come ‘congiunzione’, senza affermare chiaramente l’unità della persona di Cristo.
Nestorio, divenuto patriarcadiCostantinopoli, si oppose all’uso del termine «genitrice di Dio» applicato alla Vergine, offendendo così il sentimento del ...
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(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] fondazione a Vatopèdi dell’Accademia letteraria e filosofica, nello spirito dell’illuminismo europeo; nel 1783 il patriarcadiCostantinopoli (da cui, sin dal 1312, dipendevano i monasteri) riformò l’organizzazione della comunità.
La partecipazione ...
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1. Martire (Egitto, forse sec. 3º); secondo la prima redazione della sua Passio (che non risale oltre il sec. 7º) sarebbe stato un soldato egiziano, che, recatosi per il suo servizio a Cotieo in Frigia, [...] il 10 dic.; ma si tratta di una duplicazione. 2. PatriarcadiCostantinopoli (Alessandria, fine del sec. 5º - Costantinopoli 552). Dopo essere stato a capo del grande xenodochio di s. Sansone a Costantinopoli, fu ordinato patriarca, nel 536, da papa ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] poi per farla accettare e condannando Timoteo Eluro. La sua accettazione e la difesa del canone 28 di Calcedonia, che assicurava al patriarcatodiCostantinopoli, in quanto capitale, la preminenza su tutto l'Oriente, lo misero però in urto col papa ...
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1. Patriarcadi Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] , finché F. (398) fu riconosciuto da Roma. Dei suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, 27 settembre. 2. PatriarcadiCostantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...