La teologia romana dei secoli XIX e XX
Costantino tra la Chiesa trionfante e la Chiesa dei poveri
Stanislaw Adamiak
Sergio Tanzarella
Congar, Chenu e il costantinismo
L’11 ottobre del 1962 il teologo [...] Croce al cospetto di tutto il mondo, si mostrò veramente l’augusto mecenate, il patriarca laico di quella moralità XIII secolo presso gli ordini mendicanti, al mito della comunità primitiva diGerusalemme».
39 Cfr. J. Famerée, Vescovi e diocesi (5-15 ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] solo di poche istituzioni sulle quali mantenne lo jus patronatus, come l'abbazia di Santa Maria Nuova in Gerusalemme consistevano nel tributo annuale di porci e pani versato dal patriarcadi Aquileia, in contingenti di uomini da far lavorare ...
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Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] la tradizione bizantina. Si infrangeva così il sogno del patriarcadi proseguire i lavori di edificazione di un grande santuario, non lontano da Mosca, la ‘Nuova Gerusalemme’, ricco di reliquie orientali, che doveva confermare l’idea della capitale ...
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Lo sviluppo mercantile
Gerhard Rösch
"[...] Le merci scorrono per quella nobile città come l'acqua dalle sorgenti [...] da ogni luogo giungono merci e mercanti, che comperano le merci che preferiscono [...] Nell'ottobre del 1169 prese quindi in concessione per sei anni dal patriarcadi Grado tutti gli edifici, le bilance e i pesi e le generali - in questo caso i contraccolpi della caduta diGerusalemme e della terza crociata - a indurlo a cambiare ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] gruppo episcopale di Salona e troverebbe confronto nell’associazione della cattedrale diGerusalemme all’Anastasis. il monogramma del patriarca e un’iscrizione celebrativa. Viene riconosciuta come salutatorium anche una sala rettangolare di 9,4 x 5 ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] Certo non fece solo questo; inviò anche sua madre Elena a Gerusalemme alla ricerca dei sacri legni a cui Cristo, nostro Dio in All’interno dell’epistolario del patriarcadi Costantinopoli, Fozio49, un importante uomo di Chiesa ed erudito della seconda ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria diGerusalemme, inviata in età repubblicana [...] in India. Autorità riconosciuta da tutti gli ebrei e anche dal potere civile romano è il nasi o patriarca che, venuto meno il ruolo centrale diGerusalemme dopo la distruzione del tempio nel 70 d.C., risiede a Tiberiade.
Entro l’intero arco temporale ...
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VANGELI
F. Cecchini
Nell'ambito della tradizione manoscritta dei v., le fasi iniziali della costituzione di un apparato illustrativo a corredo della narrazione degli episodi della vita e dell'insegnamento [...] in Armenia nel sec. 10°: il ciclo introduttivo dei citati v. di Ejmiacin, aperto dall'immagine di Cristo in trono (c. 6r), è chiuso, come nei v. diGerusalemme (Armenian Patriarchate, Lib. of St Thoros, 2555, c. 8v), da due pannelli raffiguranti ...
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SIMMACO, santo
Teresa Sardella
S. nacque in Sardegna e il padre si chiamava Fortunato. Il Liber pontificalis non dice nulla di più della sua famiglia e delle sue origini. Da lui stesso si sa che la [...] nome di scisma acaciano (da Acacio, patriarcadidi Costantinopoli, Elia diGerusalemme e Flaviano di Antiochia, filocalcedoniani, avevano reagito alla compatta azione anticalcedoniana di Xenaia (Filosseno) di Mabbug (Gerapoli) e Severo di ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] agosto del 1206, in un documento relativo alla lite per la chiesa veneziana di S. Marco a Tiro, qualificò il C. come legato, insieme al patriarca Alberto diGerusalemme. Durante questa seconda legazione dev'essere esploso anche il grave conflitto con ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...