Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] Santo Sepolcro a Gerusalemme (Kühnel, 1987). Tutto ciò è ancora visibile nel rilievo con il simbolo di s. Luca del e il 1283) nei riguardi di altre pitture come i Patriarchi in S. Maria di Ronzano e i dipinti nella chiesa di S. Tommaso a Caramanico.
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] il re d'Armenia e i patriarchidi Antiochia, Alessandria e Gerusalemme meritavano di ricevere una bolla del peso di tre solidi; ancora più in basso nella scala gerarchica si trovavano i re di Georgia e i dogi di Venezia, cui erano destinate bolle del ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] ) e a R. dai cibori e dai pavimenti di S. Lorenzo f.l.m., S. Croce in Gerusalemme, Ss. Cosma e Damiano, S. Marco, S di Arnolfo di Cambio, la porta (v.) del Patriarchio lateranense, oggi nel battistero, che presentava una rara decorazione figurata di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] Roma dalla minaccia longobarda di Astolfo), simbolicamente utilizzate nella lotta iconoclasta (il patriarca Germano I all'inizio , si trattava soprattutto di oggetti tipici della regione (ad es., la palma da Gerusalemme, la conchiglia da ...
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ANTIOCHIA sull'Oronte
D. Levi
Detta anche "presso Dafne" (Epidaphne) dal nome del suo magnifico sobborgo e luogo di soggiorno estivo, famoso per le cascate del fiume e per il venerato santuario oracolare [...] maggiore di Alessandria; il suo patriarca, metropolita dell'Oriente, aveva il rango di quelli di Roma e di Costantinopoli, sua missione, e la città, dunque, più che Gerusalemme, può reclamare il vanto di essere stata la culla della fede cristiana. A. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] mistico-magica di Roma, perciò il suo nome completo, ancora usato come titolo del patriarca ortodosso là residente e culturali del Mediterraneo romano, Gerusalemme, Alessandria d’Egitto, Berito (Beyrut), Antiochia di Siria e, nel secolo ...
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BET SHE‛ARĪM (eb. Bēt She‛arīm)
M. Avi-Yonah
Città giudaica di epoca romano-bizantina, di cui restano le rovine nella località di Sheikh Ibreik, 20 km a E di Haifa, al limite O della "Pianura Grande", [...] separate da due file di otto colonne. L'entrata dell'edificio è orientata verso S, cioè verso Gerusalemme. In un periodo più hanno effettuato gli scavi considerano questa grotta come la tomba del patriarca Giuda I e dei suoi figli (fine del II sec. ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...