LORENZO di Aquileia
Arianna Terzi
Nacque a Cividale del Friuli non oltre la metà del XIII secolo, se nel 1269 viene indicato con il titolo, spettante ai laureati, di "magistro" (testamento del patriarca [...] ", in Studi aquileiesi offerti a Giovanni Brusin, Aquileia 1953, pp. 407-422; G. Marchetti-Longhi, Gregorio de Monte Longo primo patriarca italiano di Aquileja, Roma 1965, pp. 357, 421, 430 s.; K. Jensen, The works of Lawrence of Aquileia with a ...
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Teologo bizantino (n. Tessalonica - m. 1379); monaco all'Àthos, fu incaricato di redigere il libro agioritico in favore di Gregorio Palamàs; poi fu igumeno, metropolita di Eraclea in Tracia (1347), patriarca [...] di Costantinopoli (1353-54 e 1364-76). Seguace del Palamàs, che anzi inserì nel catalogo dei santi (1368), ostacolò, dopo averlo apparentemente secondato, il movimento per l'unione con Roma, favorito da ...
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BIAGIO da Leonessa
Terenzio Sartore
Originario di Leonessa (Rieti), entrò nell'Ordine dei frati minori. Nulla sappiamo del periodo della sua vita che precede la consacrazione a vescovo di Vicenza, compiuta [...] quest'ultimo. Sulla consacrazione di B. sorgerà poi un'ulteriore contestazione, a proposito della tassa di 1.000 fiorini, che il patriarca riteneva di sua spettanza, ma che il papa - in una lettera del 20 marzo 1338 - rivendicava per sé. Non abbiamo ...
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Storico e scienziato (Venezia 1514 - ivi 1570). Studiò filosofia, matematica e astronomia a Padova. Mandato ambasciatore nel 1548 presso la corte inglese, nel 1550 fu nominato, benché laico, coadiutore [...] del patriarca di Aquileia G. Grimani. Ma a parte l'attiva partecipazione, in tale veste, alle ultime sessioni del Concilio di Trento (1562-63), la carica non lo distolse dalla sua attività culturale. Alle opere già composte in precedenza (Exquisitae ...
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Valdese (n. 1594 - m. Ginevra 1662); appartenente a una nota famiglia delle valli piemontesi, pastore a Ginevra (1626-28), si recò a Costantinopoli e qui collaborò alla professione di fede del patriarca [...] Cirillo Lùkaris. Tornato in patria (1637), pastore a S. Giovanni, dovette fuggire a Ginevra perché condannato a morte per infrazione alle leggi sulla propaganda protestante ...
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Cardinale e letterato (San Martino dall'Argine 1542 - ivi 1593), figlio di Carlo marchese di Gazzuolo. L'imperatore Massimiliano gli conferì il titolo di principe dell'Impero; Sisto V lo creò patriarca [...] di Gerusalemme e cardinale. Ebbe qualche parte nelle vicende politiche del suo tempo, ma fu soprattutto un cultore di lettere, musica e pittura. Fondò a Padova l'Accademia degli Eterei; fu amico e protettore ...
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Cronista greco (forse vissuto al tempo di Cesare), autore di una storia di Eraclea sul Mar Nero, della quale abbiamo soltanto un ampio sommario per i libri IX-XVI trasmessoci dal Patriarca Fozio. I primi [...] due libri (IX-X) contengono le biografie di alcuni tiranni di Eraclea, da Clearco (364-353) fino all'epoca di Alessandro Magno; i libri XI-XIV, la storia di Eraclea da Alessandro a Tolomeo Filadelfo (la ...
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Scrittore ungherese di lingua tedesca (Nagyláng, Fehér, 1772 - Vienna 1847). Di antica famiglia nobile, dopo aver viaggiato a lungo in Italia, entrò nell'ordine dei cisterciensi (1792); fu vescovo di Szepes [...] (1818), patriarca di Venezia (1821) e arcivescovo di Eger (1827). Amico di F. Grillparzer, risentì nell'opera poetica di un gusto antiquato di stampo patriottico e classicista (così nel poema Tunisias, 1826). Scrisse anche drammi storici, che ...
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Nobile romano (m. 867), autorevole consigliere dei papi Leone IV e Benedetto III, fu eletto successore di questo (858); santificato sotto Urbano VIII. Fu uno dei più energici assertori del primato pontificio [...] con Teuteberga per sposare la concubina Gualdrada; e contro Michele III, imperatore d'Oriente, e Fozio, insediato come patriarca di Costantinopoli, dopo l'arbitraria deposizione di Ignazio (858). Tra le cause di quest'ultimo contrasto, che malgrado ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] farla accettare e condannando Timoteo Eluro. La sua accettazione e la difesa del canone 28 di Calcedonia, che assicurava al patriarcato di Costantinopoli, in quanto capitale, la preminenza su tutto l'Oriente, lo misero però in urto col papa, che gl ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....